L'attività mineraria in Liguria

La distribuzione dei siti a livello territoriale

Nel periodo 1870-2019 sono stati censiti 46 siti estrattivi, di cui 37 con coltivazione in sotterraneo, 5 a cielo aperto e 4 a coltivazione mista, distribuiti a livello comunale come mostrato in Fig. 1.

Da un punto di vista mineralogico, i minerali estratti con la relativa frequenza sono riportati in tab. 1.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti minerari in Liguria

Tab. 1 - Minerali estratti in Liguria

Si tratta di siti di coltivazione di minerali del Rame (16 siti), del Manganese (9), di combustibili fossili (9, con prevalenza di Lignite picea), Marna da cemento (5), Grafite (3), Barite (3) e Granati con Rutilo (1).

In tab. 2 è mostrata l’articolazione per province, in funzione dei principali minerali estratti.

Si osserva una forte concentrazione di siti di coltivazione di minerali metalliferi (rame e manganese) nelle province di Genova e La Spezia. La coltivazione dei combustibili fossili si articola invece, tra le province La Spezia e Savona, che è anche la provincia con maggiore presenza di altri siti, in particolare Grafite (3) e Barite (3).

Tab. 2 - Articolazione dei siti per minerali estratti e provincia

In tab. 3 è indicato il numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione della concessione, in ettari, e per tipologia di minerale. Esclusi i 7 siti per cui il dato è mancante (15.22% del totale), i rimanenti 39 siti mostrano una forte concentrazione (24 siti pari al 61.54%) in corrispondenza alla classe di estensione medio-alta (250÷500 ha), in gran parte dovuta ai siti del Rame, in cui è osservata in 12 dei 14 siti di cui è nota l’estensione (85.71%).

Tab. 3 - Numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione, in ha, e per minerale (A=minerali del rame / B=minerali del manganese/ C=combustibili fossili / D=altri/ totale=tutti i minerali estratti)

L'evoluzione temporale dell'attività mineraria in Liguria

La fig. 2 mostra l’andamento temporale della presenza di siti minerari nella regione, articolato per tipo di minerale estratto.

Tra il 1870 e il 1925 il numero di miniere in attività aumenta da 13 fino a 25, con un massimo di 26 siti nel 1920, prevalentemente miniere di minerali del rame.

Come in molte altre regioni d’Italia, nel passaggio tra il 1925 e il 1930 vi è una brusca diminuzione del numero di siti, in particolare delle miniere di rame, probabilmente connesso con il regime di concessione introdotto con il R.D. n. 1443 del 29/07/1927.

Successivamente, dopo un periodo di sostanziale stabilità fino allo scoppio della 2a guerra mondiale (tra 18 e 19 siti), il numero riprende a diminuire fino alla sostanziale sparizione negli anni ’70 del XX secolo, quando rimangono vigenti solo la concessione di Valgraveglia, già Gambatesa Nuova, per solo merito di una cooperativa di minatori, e quella di Piampaludo, peraltro mai realmente entrata in attività.

Con la dismissione della concessione di Valgraveglia, nel 2012, cessa l’attività estrattiva mineraria in Regione Liguria.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti in Liguria, articolato per tipologia dei minerali estratti

Età e genesi delle principali mineralizzazioni in Liguria

Per quanto riguarda i principali minerali coltivati e il processo di formazione dei vari giacimenti della Regione Liguria, questi sono riassunti nella fig. 3, articolati in funzione delle età geologiche e delle varie aree minerarie.

Fig. 3 - Giacimenti della Regione Liguria articolati per età e area mineraria

Nelle sotto_pagine di questa sezione è riassunta un'analisi dell'attività mineraria nel Veneto che, in forma completa comprendente per ciascun gruppo di minerali informazioni geologiche e giacimentologiche, cenni storici sui principali siti e la lista degli stessi (nome, comune, provincia, tipo, minerali estratti, ultimo concessionario, periodo di concessione, stato), è consultabile nel pdf scaricabile -->