Macro area Masua

La macro area Masua (fig. 1) si colloca nella fascia costiera sud-occidentale della Sardegna fra il Golfo del Leone e la cala di Buggerru, nella zona a NW del bacino minerario del Sulcis Iglesiente, a poca distanza dall’omonima spiaggia.

Si tratta di un’area mineraria attiva per oltre un secolo, a cavallo del 1900, per lo sfruttamento del giacimento composto da una miscela di solfuri e ossidati di piombo e zinco.

L’ara vasta, estesa per 32 km2 nel comune di Iglesias, comprende le miniere di Masua, Acquaresi e Nebida (tab. 34) e le strutture di deposito di rifiuti minerari mostrate in tab. 1.

«L’area è caratterizzata dalla presenza di residui dell’attività mineraria grossolani, dispersi nel territorio, e fini, depositati in bacini o abbancamenti, caratterizzati da elevati contenuti in elementi contaminanti.

L’inquinamento dei suoli dell’area è legato alla dispersione dei materiali fini mentre la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee viene generata dallo scambio ionico con i sedimenti contaminati e dalla circolazione nelle cavità minerarie.

Nell’area costiera è ubicato l’impianto mineralurgico di Masua, con tutte le strutture di servizio, i bacini sterili, le discariche minerarie. La pratica mineraria del passato consente di ipotizzare una contaminazione dell’arenile e del fondale marino immediatamente prospiciente l’impianto.»

«I centri di pericolo principali sono le aree interessate dai lavori minerari e dall’accumulo di residui della lavorazione e i luoghi di emergenza delle acque di miniera; la migrazione dei contaminanti avviene attraverso le acque che attraversano i lavori minerari, le mineralizzazioni e le discariche, e confluiscono nei rii. I bersagli dell’inquinamento sono i corsi d’acqua, l’acquifero carbonatico quaternario e l’ambiente costiero.»

Il progetto di recupero e bonifica prevede:

  • La realizzazione di un sito di raccolta a servizio della bonifica dell’area, per un volume stimato di rifiuti minerari pari a 600,000 m3 ca., da costruire in corrispondenza dell’area occupata dai due bacini di sterili esistenti, o in estensione rispetto agli stessi nell’area contigua ben adatta allo scopo;

  • La realizzazione della messa in sicurezza permanente dei due bacini sterili;

  • La messa in sicurezza delle frazioni delle discariche minerarie non asportabili;

  • La bonifica dei piazzali contaminati da idrocarburi.


A fine 2018, sono stati realizzati, o in corso di realizzazione, i seguenti interventi:

  • Piano della Caratterizzazione

  • Impianto di trattamento permeati dei bacini sterili

  • Progettazione preliminare degli interventi di MISE e bonifica sull’area vasta

  • Caratterizzazione dell’area di Nebida


Fig. 1

Tab. 1 - Aree minerarie e strutture di deposito interne alla Macro Area Masua