Minerali ceramici e industriali in Campania

La distribuzione dei siti a livello territoriale

In fig.1 è mostrata la distribuzione territoriale, articolata a livello comunale, dei 5 siti di estrazione di minerali ceramici e industriali, prevalentemente Caolino (4), articolati tra le province di Caserta, Napoli e Benevento.

Fig. 1 - Distribuzione a livello comunale dei siti di estrazione di minerali ceramici e industriali in Campania

L'aspetto geo-giacimentologico e l'evoluzione temporale dell'attività mineraria

Per quanto riguarda l'aspetto geo-giacimentologico si tratta di siti di origine e composizione diversa:

  • due siti (Pisciarelli e Boccagrande) sono localizzati all'interno della Solfatara di Pozzuoli, in cui il materiale caolinico deriva dall’alterazione fumarolica delle rocce laviche (trachiti e tufi trachitici) prodotte dall’apparato vulcanico;

  • più interessante industrialmente il sito Pantano Fragneto, concessionato nel Comune di Prata Sannita (CE) negli ultimi 40 anni del XX secolo e caratterizzato da lenti e tasche all’interno delle tufiti rimaneggiate pleistoceniche, collegate alle alterazioni idrotermali quaternarie delle stesse tufiti e, in parte, alla rideposizione dei silicati derivanti dall’alterazione di rocce feldspatiche, con tenori medi di Allumina (Al2O3) superiori al 31% e potenzialità fino a 400,000 ton;

  • pur distanti tra loro più di 50 km, gli ultimi due siti (Macchie e Piana della Battaglia), con concessioni ancora vigenti al 2019 ma inattivi, sono localizzati all’interno di formazioni simili, costituite da arenarie con livelli di marne, argille marnose e conglomerati, di età messiniana-tortoniana (7.5÷5.5 Ma).

Per quanto riguarda, infine, il numero di concessioni vigenti, in fig. 2 ne è riportata l'evoluzione temporale che rende conto di un'attività che, iniziata sostanzialmente alla fine degli anni '50 del XX secolo, si è relativamente sviluppata fino a un massimo di 4 concessioni tra gli anni '70 e 80, per poi lentamente decrescere, fino alla situazione di fine 2019 in cui, come detto, sono ancora vigenti ma inattive due concessioni.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti di minerali ceramici e industriali in Campania