L'attività mineraria in Emilia-Romagna

Il 17-18 novembre 2006 un Referendum popolare ha deciso il passaggio di 7 comuni dell’Alta Valmarecchia (Novafeltria, S. Agata Feltria, Casteldelci, Maiolo, Talamello, San Leo e Pennabilli) dalla provincia marchigiana di Pesaro-Urbino a quella romagnola di Rimini, passaggio avvenuto il 15 agosto 2009.

Di questi, i primi due comuni sono stati storicamente sede di tre concessioni di zolfo, in particolare quella di Perticara, sito di grande importanza mineraria ed economica.

Essendo la storia di queste concessioni svoltasi interamente nella Regione Marche, la trattazione di queste tre concessioni è stata inserita nella scheda relativa, come se esse appartenessero ancora a quella regione.

La distribuzione dei siti a livello territoriale

Nel periodo 1870-2019 sono stati censiti 88 siti estrattivi, di cui 38 con coltivazione a cielo aperto, 34 in sotterraneo e 16 con coltivazione mista, distribuiti a livello comunale come mostrato in Fig. 1. Da un punto di vista mineralogico, i minerali estratti con la relativa frequenza sono riportati in Tab. 1.

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti minerari in Emilia-Romagna

Tab. 1 - Minerali estratti in Emilia-Romagna

Si tratta, in prevalenza, di siti di coltivazione di materiali da costruzione (marna da cemento, 36 siti), zolfo (21 siti) e minerali ad uso industriale e/o ceramico (bentonite, terre da sbianca, silicati idrati di alluminio, argilla, pietra litografica, caolino, feldspati) per un totale 21 siti.

In tab. 2 è mostrata l’articolazione per province, in funzione dei principali minerali estratti.

Si osserva una forte concentrazione di siti di coltivazione di marna da cemento e minerali ceramici/industriali nella provincia di Piacenza e, secondariamente, in quella di Parma. La coltivazione dello zolfo è invece, limitata alla sola provincia di Forlì-Cesena [1] .


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[1] Non avendo considerato le tre concessioni del gruppo Perticara, oggi in provincia di Rimini ma storicamente in provincia di Pesaro-Urbino.

Tab. 2 - Articolazione dei siti per tipo di minerale e provincia

In tab. 3 è indicato il numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione della concessione, in ettari, e per tipologia di minerale.

Esclusi i 7 siti per cui il dato è mancante (7.95% del totale), i rimanenti 81 mostrano una forte prevalenza (28 siti, pari al 34.57%) nella classe 250÷500 ettari .

Per quanto riguarda le tipologie di minerali estratti, si osserva una maggiore propensione dei siti di marna di cemento e zolfo verso le estensioni di concessione grandi o medio-grandi (> 250 ettari, 55.36%), mentre è vero il contrario per i siti dei minerali ceramici e industriali (< 100 ettari, 75.00%).


Tab. 3 - Numero di siti censiti, suddivisi per classe di estensione, in ha, e per minerale (A=marna da cemento / B=zolfo/ C=minerali industriali e ceramici/ D=Altri/ totale=tutti i minerali estratti)

L'evoluzione temporale dell'attività mineraria in Emilia-Romagna

La fig. 2 mostra l’andamento temporale della presenza di siti minerari nella regione, articolato per tipo di minerale estratto.

Tra il 1875 e il 1930 il numero di miniere in attività in regione si mantiene sostanzialmente costante, oscillando tra un minimo di 18 e un massimo di 22, la maggior parte miniere di zolfo.

A partire dagli anni ’30 fino alla metà degli anni ’60 si assiste a un significativo aumento del numero delle concessioni, che raggiunge il massimo (39 siti) agli inizi degli anni ’40 e a cui corrisponde la chiusura progressiva dei siti di zolfo e la loro sostituzione coi siti di marna da cemento.

A partire dall’inizio degli anni ’70 si ha una brusca contrazione del numero di siti che passa rapidamente a 14, per poi scendere gradualmente fino alle 5 concessioni attualmente ancora vigenti, di cui solo 2 sicuramente attive per la coltivazione di marna da cemento, entrambe nel comune di Vigolzone in provincia di Piacenza.

Fig. 2 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti in Emilia-Romagna, articolato per tipologia dei minerali estratti

Età e genesi delle principali mineralizzazioni in Emilia-Romagna

Per quanto riguarda i principali minerali coltivati e il processo di formazione dei vari giacimenti della Regione Emilia-Romagna, questi sono riassunti nella fig. 3, articolati in funzione delle età geologiche e delle varie aree minerarie.

Fig. 3 - Giacimenti della Regione Emilia-Romagna articolati per età e area mineraria

Nelle sotto_pagine di questa sezione è riassunta un'analisi dell'attività mineraria in Emilia-Romagna che, in forma completa comprendente per ciascun gruppo di minerali informazioni geologiche e giacimentologiche, cenni storici sui principali siti e la lista degli stessi (nome, comune, provincia, tipo, minerali estratti, ultimo concessionario, periodo di concessione, stato), è consultabile nel pdf scaricabile -->