Barite & Fluorite in Lombardia

La distribuzione dei siti a livello territoriale

In fig.1 è mostrata la distribuzione territoriale, articolata a livello comunale, dei 31 siti di barite & fluorite (senza minerali metalliferi) nella Regione Lombardia.

Come è stato già mostrato in tab. 2 della pagina Lombardia, i siti si concentrano nelle province di Bergamo (13 siti), Brescia (9) e Lecco (8): si tratta in particolare di siti per la coltivazione di Barite (25 siti) equamente suddivisi nelle tre province succitate (8 ciascuna), mentre i siti di fluorite (7) sono concentrati in provincia di Bergamo (5).

Fig. 1 - Distribuzione territoriale a livello comunale dei siti di Barite & Fluorite in Lombardia

Geologia e giacimentologia

Come si osserva in fig. 2, nelle province di Bergamo, Brescia e Lecco le distribuzioni dei siti di concessione di Minerali Metalliferi e di Fluorite & Barite sono fortemente coincidenti.

Si trovano, infatti, concessioni di entrambe le tipologie di minerale nei comuni di Colere, Dossena, Oltre il Colle, San Giovanni Bianco, Schilpario, Valgoglio, Valtorta e Vilminore di Scalve, in provincia di Bergamo, Bovegno, Capo di Ponte, Cerveno, Collio, Pezzaze e Pisogne, in provincia di Brescia, e Introbio, in provincia di Lecco.

In 18 concessioni, nei comuni di Collio (4 siti), Pisogne (3 siti), Bovegno (2), Dossena (2), Capo di Ponte (1), Cerveno (1), Colere (1), Oltre il Colle (1), Pezzaze (1), Valtorta (1) e Vilminore di Scalve (1), sono state coltivate contemporaneamente o in tempi successivi sia minerali metalliferi che Fluorite e/o Barite.

Di conseguenza, l’inquadramento geologico giacimentologico dei siti di coltivazione di Fluorite e/o Barite riproduce sostanzialmente quello già esaminato per i minerali metalliferi, in funzione del tipo di minerale metallifero associato (minerale ferrifero o piombo-zincifero).

Come già sottolineato, delle 31 concessioni in cui si è coltivato soltanto Fluorite e/o Barite, sono nettamente prevalenti i siti di estrazione della sola Barite (24), rispetto a quelli della Fluorite (6 siti), mentre è presente un solo sito di estrazione di entrambi i minerali (Poncini in provincia di Varese), concessionato per soli 10 anni, dal 1977 al 1987.

Fig. 2 - Province di Bergamo, Brescia e Lecco: distribuzione dei siti di Barite & Fluorite (a) vs. siti di Minerali metalliferi (b)

Evoluzione temporale dell'attività estrattiva

Per quanto riguarda l'evoluzione temporale delle concessioni di minerali metalliferi vigenti, dalla fig. 3 si osserva come l’attività estrattiva è cominciata a partire dal 1930 [1] con un trend di crescita fino al massimo di 17 concessioni attive nel 1975.

A partire da quella data si osserva una rapida diminuzione delle concessioni attive, anche a causa della riunificazione in una sola concessione delle miniere site in comune di Primaluna (Ruola Faedo, Faidallo e Sassi Rossi), fino alla cessazione dell’attività di tutte le concessioni dopo il 2010.


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[1] In realtà si hanno notizie di coltivazioni già dalla seconda metà del XIX secolo (vedi Primaluna), ma tali coltivazioni prima del 1927 non erano soggette al regime della concessione per quanto riguarda la coltivazione di fluorite e barite. In tempi storici recenti, infatti, la regione Lombardia è stata assoggettata all’impero austroungarico fino al 1959 e, successivamente, al regno sabaudo.

Le legislazioni minerarie di riferimento erano, quindi, la “legge montanistica austriaca” del 1854 e la “legge mineraria sabauda del 1859”, entrambe le quali consideravano un numero ridotto di minerali di prima categoria, da assoggettare al regime della concessione. Più precisamente:

  • Legge montanistica austriaca: metalli, zolfo, allume, vetriolo, grafite, bitumi, ogni sorta di carbon fossile e lignite.

  • Legge mineraria sabauda: minerali metalliferi, zolfo, sali magnesiaci, allume, bitumi, asfalto, antracite, litantrace e lignite.

Fig. 3 - Evoluzione temporale del numero di concessioni vigenti di Barite e/o Fluorite in Lombardia