Pillole di pedagogia e didattica

di F. Codebò

La scrittura collettiva

Che bella la scrittura collettiva!
Quante emozioni! Quante soddisfazioni per i bambini e i maestri!

Per meglio entrare in argomento riporto le parole di Mario Lodi che in modo molto sintetico illustra le coordinate principali di questa attività ritenuta di base in un modello di scuola attiva: “prima classe, seduti in cerchio si faceva conversazione. Uno si alza e va alla finestra, poi un altro, un altro ancora, poi tutti…un anno dopo nasce la voglia di narrazione, di ripercorrere con le parole le esperienze, di ordinare e sistemare insieme.
Il primo atto fu la stesura dell’indice e poi si cominciò tutti insieme a raccontare e a scrivere. E ogni volta io riscrivevo alla lavagna, perché era necessario rileggere insieme, rivedere, trovare le parole giuste, le parole belle”.

Quante azioni vengono citate, nella giusta sequenza, nel breve testo!
SEDERSI IN CERCHIO
FARE CONVERSAZIONE
NARRARE
ORDINARE E SISTEMARE INSIEME
STENDERE UN INDICE
RACCONTARE
SCRIVERE
RILEGGERE
TROVARE LE PAROLE GIUSTE, LE PAROLE BELLE

La grande intuizione fu quella di legare il momento della conversazione a quello della scrittura collettiva, del racconto, per trovare le parole giuste e quelle belle. Nulla veniva gettato via, ogni bambino lasciava il segno nel testo collettivo. Un atteggiamento ecologico quindi, positivo e molto efficace anche sul piano logico.
Anche il mettersi in cerchio era fondamentale; come si fa a raccontare e a condividere se non ci si guarda in faccia?
Comunque la parola più importante nel testo del Maestro Mario è INSIEME: i bambini capivano subito che fare qualcosa in gruppo dava più valore all’esperienza, migliorava il risultato e la motivazione. I più svantaggiati non venivano presi dallo sconforto e dalla sfiducia, capivano che venivano comunque ascoltati e valorizzati.

Per fare una buona scuola, quindi, non ci vogliono tanti ingredienti: i ragazzi hanno molti contenuti e tante risorse che vanno tirate fuori con i giusti tempi e applicando correttamente metodologie efficaci.

In questo momento storico particolare va rivalutata l’attività fondamentale dello SCRIVERE nelle sue varie forme e per farlo bisogna sperimentare che scrivere vuol dire comunicare. Queste due azioni, se disgiunte, sono inutili e perdono di valore. A scuola, quindi, non basta esercitarsi nelle varie lingue, bisogna scrivere per davvero!