Purtroppo, ogni tanto, bisogna "buttare un occhio" anche alla linea e, almeno per me, il grande dilemma sino ad oggi è stato: mi metto a dieta e mi mortifico, "culinariamente" parlando, oppure continuo a divertirmi dietro ai fornelli fregandomene della linea?
Per 20 anni ha prevalso sempre la seconda opzione...
Poi, improvvisamente, non so' bene neanche io come è successo, ho deciso: vado da un dietologo e vedo cosa succede.
Devo dire che la dietologa ha bene interpretato le mie necessità (grazie Sara) e al dieta che mi ha dato è iniziata "aggiungendo" un sacco di cose: colazione la mattina (io prendevo sempre solo un caffè), merenda a metà mattinata, merenda il pomeriggio, ecc...poi le dolenti note! Non tanto le quantità, ovviamente contenute, ma le tecniche di cucina: al bando i grassi cotti e, ovviamente, tutte cotture al vapore, alla piastra, al forno (senza olio), ecc.
Che fare? Da sempre il mio più grande divertimento è stato quello di aprire il frigo ed improvvisare un pasto con quello che c'era, dando ovviamente una grande importanza anche alla preparazione, valorizzando gli ingredienti che trovavo...allora mi sono chiesto: perchè non provare a fare lo stesso anche con le tecniche di cottura?
Sono nati quindi dei piatti, rivisitazioni di ricette più o meno classiche e conosciute, che rispettano i vincoli imposti da un regime "alimentare controllato" e che rendono i piatti un po' meno mortificati...nel mio immaginario, infatti, mi sono sempre fatto l'idea che un piatto leggero dovesse necessariamente mortificare l'aspetto o il sapore. Detto questo, comunque, resto sempre dell'idea che un fritto o una "sana" cottura a "bagno d'olio", rendano alcuni piatti superlativi...ma, tant'è....