Responsabilità sociale d'impresa  CSR

Triple-Bottom-Line (TBL o 3BL)

INDICE ANALITICO GENERALE

tutte le voci del sito

Il tema è articolato e interconnesso si veda la scheda: Approcci economici

Tra cui: Finanza etica e sociale, Sustainable model of business, Social Responsible Investment, Social Impact Bond (Contratti Epc, Development Impact Bonds DIBs, Energy performance contract, Finanza ad impatto sociale, (Social) impact finance), Pay by Results PbR, Pay for Results PfR, Pay for Success PfS, project bond, Saving cost bond Scb, Socially Responsible Investing SRI), Responsabilità sociale di impresa, Social business e social enterprise, Benefit corporation, Infrastrutture sociali, Impatto sociale (Accountability, Bilancio sociale, Corporate Social Responsability CSR, Rendicontazione sociale, Responsabilità Sociale di Impresa RSI, Social Impact Investments, Social Return Of Investment SROI, Valore Sociale Aggiunto), La valutazione dell’impatto sociale (Modelli logici; Cost-effectiveness Analysis CEA; Cost-Benefit Analysis CBA; Metodi sperimentali, quasi-sperimentali, approccio controfattuale; Social Return Of Investment SROI.

sul tema della finanza agevolata si veda la scheda: WELFARE FISCALE

vedi anche la scheda: Piano Nazionale della Responsabilità Sociale d’Impresa 2012-2014 



Corporate Social Responsability (CSR), Responsabilità Sociale di Impresa (RSI)

La Costituzione Italiana, all’art.41 recita: “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.”[1] (mentre la figura dell’imprenditore è disciplinata nel Codice civile all’art. 2082 come colui che “esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi”).

Pertanto la libertà economica riconosciuta dalla Costituzione non può essere esercitata tenendo conto dei soli interessi dell’imprenditore, ma deve tenere conto anche degli interessi di quei soggetti su cui si possono riflettere le scelte aziendali (lavoratori, finanziatori, fornitori, clienti, consumatori, ecc..). Più in generale si può dire che i confini delle attività imprenditoriali sono quelli della tutela del bene comune (ambiente, salute, interessi sociali)[2].

In questo troviamo in nuce gli elementi fondamentali di quella che nel tempo verrà chiamata la Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI, Corporate Social Responsibility, CRS) e che troverà in Italia in Adriano Olivetti (1901-1960) l’esponente più conosciuto.

Il concetto di RSI appare pertanto molto ampio e variegato ed ha trovato nel tempo molteplici declinazioni: differenti definizioni sia accademiche che istituzionali con significati talvolta profondamente diversi, mentre sono proposti anche termini alternativi con significato affine come “cittadinanza d’impresa”, “sostenibilità d’impresa” “corporate accountability” [3].

L’Unione Europea la inserisce nelle proprie politiche a partire dal 2001 con il “Libro Verde” per la RSI[4] definendola come: "L'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate" e vedendola come uno degli strumenti strategici per realizzare una società più competitiva e socialmente coesa e per modernizzare e rafforzare il modello sociale europeo e la rinnova con le indicazioni contenute nella Strategia Europa 2020[5] e nel Piano D'Azione Imprenditorialità 2020[6].

Nella Comunicazione del 2011[7] reinterpretandola sinteticamente come «la responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società» sottolinea lo stretto rapporto tra impresa e società civile attraverso un’ampia gamma di pricipi, che riguardano:

La CSR va oltre il rispetto delle prescrizioni di legge e individua pratiche e comportamenti che un’impresa adotta su base volontaria, nella convinzione di ottenere dei risultati che possano arrecare benefici e vantaggi oltre che a se stessa anche al contesto in cui opera. Particolare attenzione viene prestata ai rapporti con i propri portatori d’interesse (stakeholder): collaboratori, fornitori, clienti, partner, comunità e istituzioni locali, realizzando nei loro confronti azioni concrete. Ciò si traduce nell'adozione di una politica aziendale che sappia conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento, in un’ottica di sostenibilità futura.

Si individua così il campo di applicazione della responsabilità sociale tanto dal punto di vista:

Secondo il concetto del “Triple-Bottom-Line”[10] (TBL o 3BL) le imprese devono puntare a sviluppare comportamenti e investimenti sostenibili[11] con il coinvolgimento sia della base che dei vertici aziendali per perseguire in modo integrato e contestuale tre obiettivi di pari importanza strategica: l’equità sociale, la qualità ambientale, la prosperità economica. 

https://courses.lumenlearning.com/boundless-management/chapter/corporate-social-responsibility/

In particolare nella concezione della RSI troviamo alcuni elementi ricorrenti:

I principali fattori di traino che dovrebbero portare ad adottare una cultura d’impresa orientata alla Rsi possono essere individuati ne:

Da un punto di vista meramente pragmatico, utilitaristico, economico, si pone l’attenzione al fatto che un prodotto ed una impresa non sono apprezzati unicamente per se stessi, ma anche per le loro caratteristiche non materiali, quali le condizioni di produzione e fornitura, nonchè l'immagine e la loro storia; ma vi può essere anche un vero impegno “etico” nella costruzione di una specifica “catena del valore “[13] adottando percorsi e leve competitive[14] coerenti con uno “sviluppo sostenibile”[15] per la collettività. Cioè valori vincenti per l’impresa, per le persone, per il territorio e per l’ambiente, cogliendo un vantaggio competitivo di medio, lungo periodo.

Mitul K Desa https://www.slideshare.net/mituldesai353/corporate-social-responsibility-34037467 

Non esistono ancora delle vere e proprie normative vincolanti, che obblighino a trattare queste questioni oppure a scegliere certi indicatori, ma ci sono delle linee guida condivise a livello internazionale (Ocse[16], Onu[17], Ilo[18], Icc[19]) che permettono di distinguere tra:


Note: 

[1] G. Buonomo, S. Bonanni, La libertà d’impresa tra l’articolo 41 e l’articolo 118 della Costituzione, Servizio studi del Senato, 2010 https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00737223.pdf
[2] V., F. Pizzolato, Finalismo dello Stato e sistema dei diritti nella Costituzione italiana, Milano, 1999, p. 188. 
[3] Pantrini P., Responsabilità sociale d’impresa, tra definizioni e policy europee, Secondo welfare 2015 http://www.secondowelfare.it/privati/aziende/responsabilita-sociale-dimpresa.html 
[4] http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/committees/deve/20020122/com(2001)366_it.pdf 
[5] http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm 
[6] http://lavoro.gov.it/temi-e-priorita/Terzo-settore-e-responsabilita-sociale-imprese/focus-on/Responsabilita-sociale-imprese-e-organizzazioni/Documents/Allegato%203_PIANO%20D%27AZIONE%20IMPRENDITORIALIT%C3%80%202020.pdf 
[7] Commissione europea, Comunicazione 25.10.2011 COM (2011) 681 definitivo, p. 1 e ss http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2009_2014/documents/com/com_com(2011)0681_/com_com(2011)0681_it.pdf 
[8] Nicoletti P., Responsabilità sociale di impresa, ISFOL 2013, p.17 https://www.cliclavoro.gov.it/Barometro-Del-Lavoro/Documents/Responsabilita_sociale_impresa_Isfol.pdf 
[9] ISFOL, Il punto sulla responsabilità sociale delle imprese, 2005 https://www.cliclavoro.gov.it/Moduli%20e%20Documenti/quaderno_isfol_Responsabilita_sociale_imprese.pdf 
[10] Business ethics https://philosophia.uncg.edu/phi361-matteson/module-3-social-responsibility-professionalism-and-loyalty/corporate-social-responsibility-and-the-triple-bottom-line/ 
[11] Sostenibilità: concetto elaborato dalla Commissione Brundtland (Conferenza di Rio su ambiente e sviluppo (1992) sulla base di due elementi fondamentali: l’ambiente quale dimensione essenziale dello sviluppo economico e la responsabilità intergenerazionale nell’uso delle risorse naturali. 
[12] http://imprese.regione.emilia-romagna.it/rsi/doc/la-responsabilita-sociale-d-impresa 
[13] Metodo ideato da Michel Porter (Porter, Michael E. Competitive advantage: creating and sustaining superior performance, New York: The Free Press. 1985) utilizzato per valutare la capacità competitiva di un'azienda. In base ad esso le funzioni aziendali sono suddivise in nove categorie generali, cinque delle quali sono denominate attività primarie e le altre quattro attività di supporto. Le attività primarie riguardano la circolazione fisica di materie prime e prodotti finiti, la produzione di beni e servizi, il marketing, la vendita e la relativa assistenza. Le attività di supporto sono molto più diffuse e, come sta ad indicare il nome, il loro scopo è quello di fornire supporto alle attività primarie e alle altre attività ausiliarie. Tali attività comprendono l'infrastruttura gestionale dell'azienda (vale a dire tutti i processi e i sistemi volti a garantire il miglior coordinamento e le attribuzioni di responsabilità), la gestione delle risorse umane, lo sviluppo tecnologico e gli approvvigionamenti. 
[14] Vantaggio competitivo: quell’insieme di elementi dell’offerta di prodotti e servizi che costituisce la base di performance superiori rispetto alla media dei concorrenti diretti, in un arco temporale di medio-lungo termine. 
[15] Concetto elaborato dalla Commissione Brundtland (Conferenza di Rio su ambiente e sviluppo (1992) sulla base di due elementi fondamentali: l’ambiente quale dimensione essenziale dello sviluppo economico e la responsabilità intergenerazionale nell’uso delle risorse naturali. 
[16] http://www.csr.unioncamere.it/uploaded/CSR/Linee_Guida_Ocse_ITALIANO.pdf 
[17] http://www.csrwire.com/members/12044-united-nations-global-compact 
[18] http://www.ilo.org/empent/Informationresources/WCMS_101253/lang--en/index.htm?ssSourceSiteId=global 
[19] https://iccwbo.org/global-issues-trends/responsible-business/


Approfondimenti 

Arrigo E., Responsabilità aziendale in economia di scarsità: il caso Olivetti, Symphonya- Emerging Issues in Management, n. 1, 2003 

http://www.unimib.it/upload/gestioneFiles/Symphonya/lastita/f20031/arrigoita12003.pdf 

Carrera L., Gli intricati percorsi della responsabilità sociale d’impresa, in “Studi di Sociologia”, n. 4, 2005 

Curino L., Vacis G., Adriano Olivetti, il sogno possibile, IPOC Vimodrone 2010 

Gallino L., L'impresa responsabile, Einaudi 2014

Manetti G., Il triple bottom line reporting, FrancoAngeli 2006

Monciardini D, Percorsi di responsabilità sociale, in “Sociologia del diritto”, n. 2, 2009 

Zuccaro R., Adriano Olivetti: una lezione a quanti oggi parlano di Responsabilità sociale d’impresa solo perché di moda, Bollettino ADAPT, 4 novembre 2013 

http://www.bollettinoadapt.it/old/files/document/23415zucaro_2013_38.pdf 

Pantrini P., Responsabilità sociale d’impresa, tra definizioni e policy europee, Secondo welfare 2015 

http://www.secondowelfare.it/privati/aziende/responsabilita-sociale-dimpresa.html 

Portale della Responsabilità sociale di impresa, Sistema camerale 

http://www.csr.unioncamere.it/P42A0C385S370/Che-cos-e.htm 

Zamagni S., L’ancoraggio etico della responsabilità sociale d’impresa e la critica alla RSI, working paper AICCON, n. 1, 2004 

Tutti gli aggiornamenti del sito sulla

PAGINA FACEBOOK

“Mi piace” per avere le notifiche. Suggeriscilo ai tuoi amici



Giorgio Merlo, settembre 2017