ratatouillenicoise

Ratatouille nicoise

ratatouille nicoise, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta arriva dal Blog "Cucinare Lontano" di JMC. Trascrivo dal Blog:

INGREDIENTI

(8 persone)

1 grossa melanzana a dadi non troppo piccoli, sbucciata, per favore!

4 belle zucchine "dal fiore", di quelle chiare e a coste, a fette non troppo sottili

1 grosso peperone rosso a listerelle, privo naturalmente dei semi e dal "bianco" interno

1 grosso peperone verde idem (giallo verdastro)

4 pomodori medi, svuotati dai semi e a dadini

1 cipolla media a fettine sottili

3 spicchi di aglio sminuzzati

olive nere buone (circa 20)

1 rametto di timo secco

1 grattatina di noce moscata

olio evo

sale e pepe

PROCEDIMENTO

Fare "fondere" cipolla e aglio in tegame in olio evo.

Quando sono "fusi" (non rosolati), alzare il fuoco e buttare tutte le verdure a fuoco medio/alto (se non è abbastanza alto il fuoco le verdure cacciano subito acqua...).

Aggiungere il timo, le olive e la noce moscata, salare e pepare e fare cuocere il tutto per circa 10/15 minuti girando ogni tanto per evitare che attacchino.

Quando è cotta la ratatouille, levarla dal fuoco e prima di servirla (calda o fredda) aggiungere un filino di olio evo crudo per il sapore...

Si mangia calda o fredda.

CONSIDERAZIONI

Le dosi indicate nella ricetta originaria sono per 4 persone, per me si mangia in 8 comodamente.

Non avendo una pentola grandissima ho prima rosolato a fuoco vivo in una pentola alta poi sempre a fuco vivo sono passata a una padella.

Sempre per un problema di spazi e per mantenere sempre viva la fiamma, per non far fare acqua alle verdure, ho messo prima i peperoni a listarelle, poi le melanzane, sbucciate col pelapatate, a cubetti. Poi ho messo dopo qualche minuto le zucchine a rondelle sottili, i pomodori a cubetti senza semi e infine le olive e i condimenti.

Ho cotto sempre a fuco vivo senza coperchio e non l'ho messo neanche quando ho spento.

L'ho preparato con qualche ora di anticipo perchè secondo me questo è uno di quei piatti che sono più buoni se riscaldati o mangiati non caldi. Davvero buono e con una nota originale e che lo rende meno uniforme e pesante della versione italiana, di casa mia.