Palline di buccia d'arancia

palline di buccia d'arancia by fugzu

palline di buccia d'arancia, a photo by fugzu on Flickr.

Ho trovato questa ricetta gironzolando sul forum di Gennarino. In realtà era arrivata lì di rimbalzo dal Blog Frammenti e pensieri sparsi.

Era la ricetta dei dolcetti della prozia dell'autore di questo Blog, della prozia Irene. Dopo tanti anni, per un caso fortuito ha trovato tra le pagine di un libro di cucina della mamma, un foglietto scritto da questa sua prozia con le indicazioni della ricetta e lo ha pubblicato sul suo Blog.

Vi trascrivo cosa c'era scritto.

Palline di buccia d'arancia e mandarino

Tre giorni in acqua spesso cambiata.

Bollire per mezzora (arancia) o venti minuti (mandarini).

Sgocciolare bene.

Tritarle finemente e unirle con eguale quantità di zucchero.

Mettere sul fuoco e rimestare finché si ottiene pasta densa.

Raffreddate se ne fanno palline che si rotolano in zucchero cristallino.

lasciatele asciugare su una fonte di calore o all’aria coperte.

INGREDIENTI

bucce di arance non trattate

zucchero semolato per il composto

zucchero semolato per il decoro

PROCEDIMENTO

Mettete in una ciotola di acqua fredda le bucce di arancia senza privarle della parte bianca. Tenetele in ammollo per 3 giorni ricordandovi di cambiare l'acqua spesso o almeno ogni 8 ore.

Scolate le bucce e asciugatele bene con uno strofinaccio.

Pesatele e mettete in una pentola lo stesso peso delle bucce, di zucchero semolato.

Tritate finemente a coltello le bucce e unitele allo zucchero.

Cuocete a fiamma media, mescolando, per circa 15 - 20 minuti, finchè non otterrete un composto denso.

Lasciatelo raffreddare poi aiutandovi con un cucchiaino, prendete delle piccole porzioni e facendo pressione, formate delle palline.

Rotolatele nello zucchero semolato e disponetele su un vassoio ad asciugare per almeno una notte.

CONSIDERAZIONI

Non ricordo quante bucce di arance ho utilizzato ma una volta asciugate erano 328g, ho quindi aggiunto altrettanto zucchero e alla fine ho ottenuto 60 piccole palline.

Volutamente ho voluto tritare a coltello le bucce e non utilizzare un mixer a lame (che mi avrebbe fatto ottenere una pasta più uniforme e liscia) , per avere l'effetto più simile possibile alla ricetta originaria, che probabilmente risale ai primi del '900.

Non è facile capire il momento esatto in cui è pronto il composto: deve rimanere un po' umido ma non troppo (ma neanche troppo asciutto) altrimenti una volta freddo le palline non si compattano. Se una volta freddo è ancora troppo umido potete rimetterlo sul fuoco a cuocere ancora un po', senza compromettere la ricetta.

Passiamo al sapore e alle consistenze: profumate, dolci ma con una leggera sfumatura amara. Ricordano i canditi ma sono migliori nella consistenza sia per la dimensione sia per il "ruvido" dato dallo zucchero esterno che dai pezzetti irregolari all'interno.

Domani le farò assaggiare a mia nonna che compie 99 anni !

CONSIDERAZIONI 2

Sono piaciute molo anche ai miei genitori e a mia nonna. Ho notato solo una differenza nella consistenza tra le palline fatte con il composto un po' più umido (facevo molta fatica a compattarlo e fare la pallina) e quello che ho ricotto 10 minuti e con cui ho fatto la maggior parte di palline.

Una volta asciugate le prime sono risultate più tenere internamente e secondo me più buone.

Le altre fatte con il composto più asciutto sono più asciutte anche dentro e a me piacciono di meno... ma sono sempre ottime. E' un fatto di differenze minime di consistenze.