Prendimi, travolgimi, inondami:
il sole è un'amante ed io sono l'oggetto del suo amore.
Sono qui.
Immersa nella polvere dorata del giorno, aspetto.
Un frullo d'ali, un fruscio d'erba, un palpitare - un richiamo di vita.
E' stato lungo l'inverno, lungo e freddo e temibile.
Sola, nelle grandi stanze dell'abbandono, persa dietro il risuonare dei miei passi.
Adesso la neve si scioglierà e torneranno i viaggiatori.
Coi loro cavalli carichi di cose e di storie,
dalla città che non si ferma mai,
neanche quando qui l'inverno e' una coltre di rigida assenza.
Assenza di vita, assenza di te.
T'ho scritto centinaia di lettere in questi mesi.
Sono tutte qui, aperte sul tavolo. D'inverno non passa il postino.
Ma ora arriverà.
Giorni, ore, minuti.
E adesso posso scriverti l'unica lettera che conta.
L'unica che ha senso.
Quando arrivi, amore mio?
Quando?
Io sono solo attesa, solo attesa.
Di vederti, lì, sul sentiero tra le montagne.
Da lontano saprò riconoscere il tuo passo tra mille passi.
E ti correrò incontro, ti correrò incontro a perdifiato.
Correrò e correrò
in mezzo all'erba lucida di giovinezza, in mezzo ai fiori
La nuova vita che nasce.
Ed io con lei.
Ed io con lei.