Ciascuno scrive e Nessuno gli risponde,
Io scrivo e Tu non rispondi
:
le parole rimbalzano a terra, rimbalzano
come biglie impazzite.
È un gioco terribile,
terribile; crudele come la vita nella giungla, anzi,
peggio. Almeno sapere che si è lì,
preda e predatore in infinite fughe e attacchi.
Mai un momento di tregua, mai un sonno
profondo, i muscoli sempre pronti a scattare.
Tutto è buio e rumori indecifrabili.
Soprattutto, qui l'amore non esiste,
non è mai esistito, è una fuga concettuale,
una illusione per giustificazioni a posteriori:
«l'ho fatto perché ti amavo»
«però lui l'amava tanto»
«per lei la cosa più importante era l'amore»
Da notare, più che ipotetici lettori, il tempo imperfetto:
non a caso si chiama così.
"Non dà informazioni né circa l’inizio
né circa la fine dell’evento", "bensì sul suo perdurare"
e sulla "possibilità implicita che l’azione prosegua",
recita la Treccani e io non avrei saputo
dirlo meglio.