* quando lei gioca con la notte, impasta forme per cercare platoniche regolarità e, nell'ampiezza del respiro, il suono unico, inevitabile, ineludibile; quando cerca e aspetta ciò che non può essere atteso, ciò che è sempre vero e quindi bello, anelito unico di amore, sola sfida all'entropia,
*quando lei così, sì, si lascia andare, s'abbandona
molle,
come i petali di un anemone di mare
circondati dall'acqua che sostiene e non affoga
ridotta la gravità
così, sì, una luce azzurra
che la compenetra e ritaglia dal fondo scuro
lei
non è più nulla, non è più
sorriso e mani e cervello
non è più carne
o labbra.
lei
è l'impossibile altro da sé
soluzione di continuità, cesura del senso
più nulla, più nulla
ah!
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