quel che resta di lei

«Cosicché ho vissuto l'amore come fosse

aria,

il respiro profondo della terra: di questo

ringrazio i giorni, di questo ringrazio.

Per il resto, prendo tempo per decidere.

Vedremo, quando la clessidra sarà

rovesciata qualcuno conterà i punti,

ma io, non sarò lì per saperlo,» mi dice

la donna dai capelli violetti, il vestito

di raso lilla a fiori bianchi che la fascia

stretta, come a tenere insieme

quel che resta di lei. Parliamo in un tramonto

di assurda bellezza, il sole ingigantito

dalla caduta. «Mi mancherà tutto questo?»

chiede, incrociando lo sguardo col rosso rollio

delle nuvole. Ha una mano in grembo,

l'altra disegna lievi percorsi nell'aria,

piccole perturbazioni innocue. Lentamente

l'incendio si coagula nell'indaco della notte.

Nella quiete che segue, sediamo in silenzio,

vicine.