L'uomo del pane

curvo sotto la gerla del pane e degli anni

gli anni, gli anni passati,

un'imprecazione che scandisce ogni battere

e levare del tallone dalla strada

consunta

consunta bucata sporca strada

- quanti aggettivi per l'abbandono? -

compagna del suo andare continuo

avanti e indietro

in questo quartiere da sogni anni '50,

piccoli sogni piccolo borghesi

«manderò i figli al liceo, mia moglie farà la signora coi capelli cotonati

ed io faccio pane

faccio il pane tutti i giorni, montagne di pane

per i baby boomers affamati,

così comprerò il futuro»

fatto salvo che il futuro non ci ha aspettato

precipitando in stridor di denti

così va avanti col suo pane, pane caldo

che non ama più, non ama più

niente.

non la strada o i palazzi o le cime dei platani

che riparano dall'assedio della luce,

il tutto vecchio e polveroso che lo circonda.

inopinata morte delle cose.