addì 12 maggio

spossata dal frastuono dell'onda, percorsa dagli ultimi fremiti della marea calante - bianco risucchio della luna - sto. nuda, inerme cosa.

devo aver attraversato un mare, o lui me.

mi trascino sulla riva. la spinta delle braccia fatica a muovere il corpo pesante, molle d'acqua. eppure, si deve. cercare l'asciutto, il non impregnato.

devo aver attraversato un mare, o lui me.

dissi: «andrei ovunque». ed ora, ciò che fu me aggiunge: «se ci fosse un ovunque dove andare, se ovunque non fosse un punto di non ritorno.»

devo aver attraversato un mare, e lui me.

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