e quant'altro concorre

«io non parlo, dice la voce

perché nessuno ascolta,»

così che anche lei cade

nel consueto ossimoro esistenziale.

«dire di tacere è parlare,»

osservo io stessa, che sono famosa

per far risaltare l'ovvio

perso nelle stratificazioni dei significati.

la voce non risponde più, decisa

a dar seguito alla propria affermazione,

a non essere colta in castagna

da maestrine improvvisate.

sicché dopo queste non ci saranno

altre righe spezzate, fatte salve

contraddizioni, ironie della sorte,

scompigli della mente

e quant'altro concorre alla nostra solitudine