«Allora, hai deciso.»Quella di Fabio, il mio compagno, non era più una domanda, era un'affermazione. Finalmente aveva capito, si era rassegnato all'evidenza. Ero così stanca di spiegare, giustificare, ribadire: ormai erano giorni e giorni che non facevo altro.Lui, quando per la prima volta gli avevo accennato le mie intenzioni, mi aveva preso in giro, non credendo che parlassi sul serio. Poi, quando si era accorto che non stavo scherzando, erano cominciate le accuse, le recriminazioni, le mozioni degli affetti, il tentativo di farmi sentire in colpa.Ma adesso, di fronte alla mia determinazione, l'aveva finalmente fatta finita.«Va bene», disse sospirando platealmente. «Vedremo come stai, coi capelli rossi!»