Insonnia

Come quando di notte cala lo sguardo

inquieto sulla perdita del confine

tra cosa e cosa, muto sguardo di nera

consistenza, che cerca luce là dove

esiste solo il nulla, così io vago,

i capelli sciolti sulle spalle, neri

raggi, passo dopo passo percorrendo

il consueto ciclo sul marmo freddo,

cedendo sempre al pathos dell'insonnia.

Vorrei una lama che colpisca, laceri

infine la trama d'ombra, bianca lama

d'acciaio, pensiero rapido e feroce

come l'amore, che di notte, talvolta,

sorge improvviso, paradosso lucente.

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