Gothic

Così ha tra le mani una rosa bianca screziata di sangue

un vivido esempio di perfezione

In questa terra divorata dall'angoscia, dove la nebbia cade

Come una maledizione

A ricoprire il verde, trascolorando in nero anche la morbidezza dell'erba.

Non ci sono strade che ti conducano a me, dove io sono adesso?,

Chiede, con la voce arrochita dal ferro della solitudine,

I capelli sciolti sulle spalle come una massa intricata di pensieri,

Sparsi, sparsi, sul bianco del letto.

Cieca cieca creatura, consapevole solo dell'abbandono.