Misericordia

abbiamo già detto tutto, della notte,

della paura, dell'orrore. ora cosa resta

per quei corpi impietriti dal sale

allineati in parata sui moli?

cosa resta per noi, che non sappiamo

di essere gli altri, divisi dal caso?

su quelle barche ci sono figli, mariti,

fratelli. su quelle barche

ci sono io, riflessa nei mille corpi

aggrappati ai fondali, braccia tese verso

il nulla stratosferico del benessere

che ignora la misericordia

e ci annega in un piùbuio,

piùfreddo di silenzio.

N.d.A.

Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, al largo di Lampedusa, si è consumata l'ennesima strage di migranti. Secondo le ultimi stime, le vittime accertate di un naufragio che ha coinvolto un barcone pieno di 518 migranti, la stragrande maggioranza dei quali provenienti da zone di guerra e quindi profughi a tutti gli effetti, sono 359. Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), sarebbero tra 50 e 70 i corpi delle persone ancora da recuperare.

Ricordo il terzo paragrafo dell'art. 10 della Costituzione Italiana:

«Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.»