I colori di Roma

grida quel gabbiano

tra i tanti gabbiani

: volteggia ad ali spiegate sul biancore del marmo

nei pressi del fiume

-là dove si piega e si stonda

ad abbracciare i vicoli e le piazze

brulicanti macchine e persone-

oltre le cime dei platani che inverdiscono

in questa primavera esitante

che si confonde nel grigio

ah, sì! questo grigio di Roma

queste tinte sfumate dei palazzi

che sottendono l'azzurro e l'esplosione dei colori

e che disegnano lo sguardo

inchinandolo alla bellezza

costringendolo a non vedere altro

a non amare altro

è qui

è qui il motore immobile la causa apparente

qui

la radice profonda dell'appartenenza

il grido al cielo

l'illusione di eternità