Oh, Demetra, madre dispensatrice,
dea dei papaveri e del grano
come correvi disperata cercando la Kore.
T'immagino coi capelli scarmigliati
gridare il nome di Persefone adorata
precipitando intorno a te la carestia.
Questo di te voglio ricordare:
non i misteri, non il dono dell'agricoltura,
ma il dolore lacerante di ogni madre
quando la figlia le viene strappata.
L'inverno senza frutti regnava ovunque,
ovunque era fame e terrore
ed erano inutili i pianti e le preghiere
: eri sorda ed implacabile d'angoscia.
Ahi, povera donna, povera dea
: e poveri noi, tue vittime incolpevoli,
che seppellivamo i nostri figli morti
perché tu avevi perso la tua.
Solo quando lo psicopompo te la riportò,
solo allora la terra esplose di fiori e frutti,
di colori e di profumi e di bellezza.
Ma Hermes non ci ridarà i nostri figli.
Sono lì dove la Fanciulla era prigioniera.
Nessun sole asciugherà le nostre lacrime.
Frederic Leighton, "Il ritorno di Persefone"