tu che hai mani come radici

tu che hai mani come radici,

dita contorte e nodose, sazie di terra;

quel ridere bambino

che si rincorre alla gola;

occhi lontani che sfidano i giorni,

grandi occhi capaci di luce;

sogno mio, tu, dove sei?

sono persa a me stessa

in questi giorni di sole, spessi

come fossero materia

a sera tutto sfugge, lasciando

scie di porpora nell'indaco,

come segni di sangue.