eppure le parole sono state seminate
con amore, cresciute in sillabe con la pioggia
degli sguardi, sbocciate in parole grazie al sole
delle labbra. adesso
guardale, nerovestite sullo schermo bianco.
sono le mie, uniche e così uguali:
in migliaia condividiamo la stessa lingua assurda
tessiamo la ragnatela dell'impotenza
una mosca, una mosca: dateci una mosca da spolpare
lentamente
ma in questo spazio le mosche non volano,
stanno lontane dai pixel retroilluminati
siamo morti di fame, con la bocca aperta
(*) testo scritto per una 'corale' di ferdinando giordano
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