non posso farci niente se non ho mani
dita agili alacri affaccendate
aperte da tutte quelle «a» al buon mondo
borghese profumato di lavanda
stirato e inamidato
i miei cassetti traboccano di informi
accumuli
ma la luce che taglia la stanza
è così piena di polvere
da disegnare ogni volta un paesaggio
un mondo sotteso
alla mia incompetenza
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