Un piccolo percorso di pietra, una traccia
nascosta tra le tante che solcano la terra:
qui un ciuffo d'erba, là un masso, altrove
un arbusto basso di fiori bianchi, virginale
richiamo ad altre sponde, tutto concorre
a precisare la via. Non c'è stato mai bisogno
di confondere i segnali, per noi così spersi, noi
così soli. Tutto è già così complesso e inutile,
svelato nella sua intransigenza. Io ambisco
alla semplicità del pruno, alla limpidezza del
gesto: un gesto perfetto, che affianchi il suono
al sogno, ne ridefinisca il senso. Accostàti,
vicini, poterne cogliere l'onda d'interferenza,
l'eco. E su tutto, l'ala magnifica della luce.
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