dato che il cielo risplende d'ingenuo azzurro
e che la luce inonda a cascate Roma magnifica
e dato che io sono qui e non altrove
lascerò perdere tutto il resto
e mi farò marmo travertino tufo
sarò percorsa guardata attraversata
mi riempirò di pori fessure buchi e nidi di piccione
guano cartacce graffiti arrabbiati e promesse d'amore
riverberando il sole e gli anni trascorsi
Qui - nella mia impietrita beatitudine