tu che mi parli della neve che cade

tu mi parli della neve che cade

spegne la luce

e addormenta il giardino: io già immagino

quando mi dirai del miracolo dei crochi a primavera

e l'inverno sarà stato una promessa mantenuta.

qui invece, amico mio caro, piove grigio

sull'asfalto nero, pozze oleose

tra le cartacce che ingombrano la strada,

rivoli beffardi deturpano i visi sui manifesti,

tutto sembra bagnato di una malinconia universale,

senza redenzione.

eppure anch'io domani ti dirò della luce che rimbalza fra i palazzi

gioca coi riccioli di pietra, dell'azzurro che ingoia i paesaggi

dei pini che svettano e sembrano felici.

non siamo fatti per l'inverno, si vede, noi fragili,

assorti. è il sole che ci accende lo sguardo,

riverbera sulle cascate di parole

illumina il senso, indica la direzione.