L'istantanea
Corre ridendo per mettersi al riparo dal temporale improvviso.
Ma poi, sconfitta dall'assenza di rifugi, o forse colta da un'improvvisa agnizione, si ferma.
Allarga le braccia, coi palmi delle mani verso l'alto. Inarca il corpo e protende il viso al cielo.
Una resa totale alla forza di quella tempesta.
È bagnata, fradicia. I capelli stillano gocce di pioggia che cola a rivoli sul suo corpo.
I vestiti si incollano alla pelle, le disegnano i capezzoli dritti sotto la maglietta, i glutei, il sesso.
Sta lì a bocca aperta, e beve avidamente l'acqua che precipita dal cielo.
Il fotografo la coglie così, in questo attimo di abbandono.
Sarà una bella foto, ma non farà sentire come le batte il cuore.