Insonnia

solo la luna illumina la strada

a cascate d’argento in pozze fonde

parole a fiotti a mucchi a litanie

perturbano l’alfabeto greco delle onde

-come uno stalker cerco il passaggio

stretta tra segni e significati-

poi me ne sto lì

a spenzolare nel vuoto

nel precario equilibrio

d’un baricentro immaginato