Un giorno, a Trieste
ho abbracciato James Joyce.
Lo guardavo con occhi sognanti,
lui niente: fermo, in silenzio
non un battito di ciglia
Gli dissi che amavo
le biancondose appaiate parole,
le amavo indicibilmente,
ma nulla. Così voltai il culo
e attraversai il Ponterosso
lasciandolo alle sue ferree
certezze. Pensavo alla povera Molly
: quante pene doveva aver sofferto
con quell'uomo così freddo
mentre lei si lasciava andare
si lasciava andare infinitamente,
passionale Penelope irlandese
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