L'amore, dico

l'amore, dico. l'ampia cassa di risonanza

innestata al centro delle cose,

il sublimare in un istante da solido

a gassoso. ecco, questo amore

impronunciabile e troppe volte ribadito,

come fosse facile l'apertura iniziale

e quel suo arrotarsi finale, passando

per le labbra come fiato,

questo amore, dico, non crocefisso,

non bruciato su nessuna ara,

ma nutrito di carne e trascendenza,

è quello che resta di questo vago viaggio.

o anche, è il viaggio in sé, la cosità,

l'essenza. questo penso, mentre l'alba

apre varchi rosa nell'indaco,

restituendo luce all'universo mondo.