Sì, è vero, siamo stati impastati di dolore,
ma quello che io rammento più spesso
sono i vostri sorrisi: sarà che erano così belli,
così nostri, mai più rivisti se non nelle foto
e a volte all'improvviso nello specchio, ora
quello dell'una ora quelli degli altri,
come se a turno decideste di possedermi
per tornare ancora. Io allora cerco il mio
e vi rispondo, padre e fratello miei, madre mia:
lo faccio in fretta, prima che nuovamente
possiate precipitare nell'oblio della polvere
che confonde tutte le cose, tutti i ricordi.