Caverna

ecco, a volte io abito un mondo

vuoto

una vorace caverna di nulla

impietrita nella sua vacuità

distillante umori dalle rocce scure

: gocciolii gorgoglii singulti d'acque

nere

fiori di muffe, muschi come ricami di morte

sui muri

fuggire, fuggire: chiudere gli occhi

e correre

verso l'asciutto, il secco

il non impregnato

laddove il sole evapori dal corpo

l'umido, lo trasformi in alito

che aleggi un poco

e poi si disperda, lieve

precedente: Dichiarazione (di) poetica

successivo: Legàmi