Io sono il padre del logos,
io conosco la parola,
io, il multiforme Hermes,
da solo canto me stesso.
Io porto i messaggi degli dei.
io so i significati nascosti.
Tu non sai niente e sei sola
di fronte alla porta ineffabile.
Ti condurrò oltre la soglia
: che tu lo voglia o no
faremo quella strada insieme,
anche lì c'è un percorso da fare.
Ma ascoltami: ho inventato
la musica e i giochi
per renderti più dolce la vita,
e farmi perdonare il furto e l'inganno.
Ed ho riportato indietro
la Kore dall'Ade.
Per questo Demetra v'inonda
di messi
e di fiori e di luce.
Ah, io, il tre volte grandissimo
vorrei che di questo godessi,
senza pensare al passo inevitabile.
Segui i miei calzari alati
e danza con me
: la vita è luce, il resto è nulla.
“Hermes Logios”. Marmo, copia romana della fine del I sec.-inizio del II sec. d.C. da un originale greco del V sec. a.C.
Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps.