DOMENICA SESTA DOPO PENTECOSTE
La seconda moltiplicazione dei pani
(Mc 8, 1-10)
Di questo brano evangelico giustamente fu scritto: «Ogni parola un pensiero, ogni pensiero un poema ». Proprio così! In nove versetti brevi e succinti, viene narrato il miracolo della seconda moltiplicazione dei pani nel deserto. E' un miracolo ricco di salutari ammaestramenti.
Rileviamone principalmente due:
l’ardore delle turbe nel seguire e nell'ascoltare Gesù;
il modo con cui Gesù ricompensa quell’ardore.
L'ardore delle turbe.
Meraviglioso davvero l'ardore con cui l e turbe, ossia migliaia di uomini seguivano Gesù ed ascoltavano la sua divina parola!... Notate : da ben tre giorni lo seguivano!... E alcuni di essi eran venuti di lontano!
Lo seguivano trascinati ed avvinti dalle sue parole piene di luce è di vita. La fame della divina parola, ossia, la fame dello spirito, faceva loro dimenticare la fame del corpo; l'agio e la quiete che prova l'anima nell'ascoltare la parola della verità alla quale aspira con tutto il suo essere, facevano loro dimenticare il disagio e la stanchezza del viaggio.
Quanta differenza tra gli uomini di ora e gli uomini di allora!... Gli uomini di ora, generalmente parlando, han tutt'altro che fame e sete della parola di Cristo, annunziata dai suoi messi, i Sacerdoti. Gli uomini di ora hanno una sola fame e una sola sete : arricchire e godere. Arricchire con ogni mezzo, lecito e illecito. E per mezzo delle ricchezze godere: godere sempre, provare ogni sorta di godimento, onesto e disonesto.
Ridestiamo dunque in noi, dietro l'esempio delle turbe, questa fame e questa sete della parola di Dio, luce alla mente, forza al cuore! E ricordiamoci che non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che scende dalle labbra di Dio.
La ricompensa di Dio.
Ma se è mirabile l'ardore con cui le turbe seguivano Gesù ed ascoli tavano la sua parola, non meno mirabile è il modo con cui Gesù ricompensa tale ardore. Egli lo vede, lo sente, lo misura quell’ardore, ed esclama: « Misereor super turbam! »: Ho compassione di questo popolo. Non sentite voi palpitare in queste tre parole tutto il suo Cuore divino pieno di tenera compassione dinanzi alle necessità di coloro che lasciano tutto per seguire Lui ed ascoltare la sua voce?... Notate: Egli conta i giorni da che la turba lo segue: «Sono tre giorni che mi seguono». Egli pensa ai suoi bisogni materiali: « Non hanno nulla da mangiare ». Egli si preoccupa della vita di ognuno: « Se li manderò digiuni alle proprie case, verranno meno per la via, poichè alcuni di essi son venuti da lontano ». Che pensiero confortante! Iddio tutto vede. E non solo vede, ma provvede. Ed infatti, si fa portare quei pochi pani e quei pochi pesciolini che avevano, il benedice, li fa distribuire alle turbe… Ed ecco: quattromila persone mangiano, si saziano, e sopravanzano sette panieri di roba!.
Gesto magnifico! Vero, fulgidissimo raggio della Provvidenza divina!
La voce del miracolo.
Diceva S. Agostino : « Interrogemus ipsa miracula Christi: habent enim, si intelligantur, lingua suam: Interroghiamo i miracoli di Cristo: poichè, se essi vengono compresi, hanno la loro lingua, ossia parlano.
Fra questi miracoli, parla in modo tutto particolare quello della moltiplicazione dei pani. Esso ci parla, innanzitutto, del modo con cui anche noi dobbiamo seguire Gesù. Dobbiamo seguirlo in quel modo stesso con cui lo seguivano le turbe, vale a dire, con generosità, con costanza, con fiducia: con generosità, sottoponendoci a qualsiasi disagio, a qualsiasi sacrifizio per amore di Lui; con costanza, ossia, non per qualche ora soltanto, ma per tre giorni interi, vale a dire per tutt'e tre le età della vita, senza impressionarci delle asprezze del viaggio; con fiducia, senza preoccuparci eccessivamente dei nostri temporali interessi, con l'anima protesa verso gli interessi eterni.
Ma li grande miracolo della moltiplicazione dei pani ci parla anche, paterna sollecitudine che usa Dio verso coloro che sono tutti intenti a seguirlo e ad ascoltarlo. Esso ripete ai secoli, con l'eloquente efficacia tutta propria dei fatti: « Quaerite primum regnum Dei et institiam eius, et haec omnia adjicientur vobis » (Mt. 6, 33) : Cercate prima di ogni altra cosa il regno di Dio e la sua giustizia; il rimanente, vale a dire, le cose temporali, vi saranno date per aggiunta!
(P. Gabriele M. Raschini, Predicate il Vangelo, LICE Torino, 1943, pp. 111-112
Giovanni Lanfranco (1582–1647): Il miracolo dei pani e dei pesci.