(Gv 16, 5-15).
Anche il brano evangelico di questa Domenica è tratto dall'ultimo discorso di Gesù agli Apostoli, la sera del Giovedi Santo, poco prima di andare a patire e a morire.
Per consolare gli animi degli apostoli, afflitti per l'annunzio della sua imminente dipartita, Gesù li assicura che essa sarebbe stata, vantaggiosa per loro, poiché avrebbe mandato lo Spirito Santo il quale li avrebbe consolati e fortificati. Secondo i decreti divini, infatti, lo Spirito Santo non sarebbe disceso sopra gli Apostoli se non dopo la morte, la resurrezione e l'ascensione di Cristo, ossia dopo che Gesù avesse terminato la sua missione...
Dalle parole stesse con cui Gesù promette agli Apostoli la discesa dello Spirito consolatore, appare evidente che lo Spirito Santo avrebbe avuto da compiere una triplice missione: la prima riguardo al mondo, la seconda riguardo agli Apostoli, la terza riguardo a Gesù Cristo stesso.
La missione dello Spirito Santo riguardo al mondo.
Con la parola mondo s'intende qui il regno delle tenebre e dell'errore, il regno di Satana, la sintesi dell'errore e del vizio contro la verità e la virtù. Lo Spirito Santo, per mezzo della predicazione degli Apostoli e dei miracoli strepitosi da essi operati, avrebbe convinto il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Avrebbe convinto il mondo:
a) di peccato, ossia, che egli è schiavo del peccato, sia originale che attuale, poiché non ha voluto credere in Cristo, nel quale soltanto si ha la liberazione dal peccato;
b) avrebbe convinto il mondo di giustizia, ossia della giustizia, della santità di quel Cristo che egli aveva condannato a morte come un malfattore e un impostore;
c) avrebbe convinto il mondo di giudizio, ossia gli avrebbe fatto comprendere che il suo principe, il demonio (che è il principe del mondo) era stato di già giudicato, ossia condannato e sconfitto dalla morte di Cristo, e che egualmente giudicati, ossia condannati e sconfitti, sarebbero stati tutti i suoi seguaci che combatteranno la Chiesa corpo mistico di Cristo. Questa la missione dello Spirito Santo riguardo al mondo.
La missione dello Spirito Santo riguardo agli Apostoli
Riguardo agli Apostoli, lo Spirito Santo avrebbe insegnato loro tutta la verità: « Docebit vos omnem veritatem », ossia avrebbe completato l'istruzione degli Apostoli incominciata da Cristo.
Lo Spirito Santo sarebbe stato il portavoce di Cristo. Egli, inoltre, avrebbe comunicato agli Apostoli il dono della profezia: « Vi annunzierà quello che ha da essere!»: Quae ventura sunt annutiabit vobis.
La missione dello Spirito Santo riguardo a Cristo.
Riguardo finalmente a Cristo stesso, lo Spirito Santo avrebbe avuto missione di glorificarlo: «Ille me clarificabit ». In che modo? Facendo conoscere agli uomini, per mezzo dei prodigi e di illustrazioni interne, la divinità di Cristo, e attraendo con la grazia i cuori degli uomini al suo amore. Egli sarebbe diventato così il cuore dei cuori.
Lo Spirito Santo, che procede dal Padre e dal Figlio, riceve dal Figlio la stessa natura divina, e insieme alla natura divina riceve anche quella sapienza divina che egli riversò sugli Apostoli, glorificando così Gesù Cristo.
Questo il soggetto del Vangelo di oggi
Preghiamo, scongiuriamo con tutte le forze questo Spirito divino, affinché ci renda sempre più convinti della falsità e della vanità del mondo, onde distaccare completamente il nostro cuore dal medesimo.
Noi cerchiamo la luce, quella vera luce dell'anima che è la verità. E il mondo è errore!.
"Noi cerchiamo l'amore, vale a dire un cuore che veramente ci ami, ci faccia del bene, che non ci illuda, che non ci sfrutti, che ci consoli nelle afflizioni...E il mondo non è altro che errore, falsità, disordine.
Noi cerchiamo la vita, la vita vera, quella nobile dello spirito. E il mondo non è altro che la morte di qualsiasi vera idealità.
Preghiamo lo Spirito Santo affinché effonda abbondantemente su di noi, come un dì sugli apostoli, la sua luce divina, quella luce di verità nella quale soltanto l'anima nostra può trovare riposo, ripetendogli con la Chiesa: « Venite, Sancte Spiritus et emitte celitus lucis tuae radium »: mandaci dal cielo un raggio della tua luce!
Preghiamolo, infine, affinché dinanzi allo sguardo dell'anima nostra faccia risplendere sempre più, in tutto lo sfarzo della sua potenza e bontà, la radiosa figura di Cristo, in modo che Cristo rapisca sempre più il nostro cuore, legandolo indissolubilmente al suo Cuore. Poiché Egli solo è la luce, l'amore, la vita...
Mio Dio! che sbigottimento proveranno i poveri mondani allorché lo Spirito Santo, in punto di morte, li convincerà di peccato, di giudizio e di giustizia!... Si troveranno le mani vuote, o meglio, piene di vanità.
Questo tremendo giudizio dello Spirito Santo ci stia sempre dinanzi agli occhi, per distogliere il nostro cuore dal mondo e dalle sue vanità e per infonderci un salutare timore!…
(P. Gabriele M. Roschini, Predicate il Vangelo, LICE Torino, 1943, pp. 78 -80)
Gesù promette lo Spirito Santo