L'Assunta è una grande festa di famiglia. Tutta la famiglia cattolica del cielo, della terra e del purgatorio si stringe attorno alla nostra Madre, Regina e Patrona, esaltata alla gloria celeste in anima e corpo. La solennità dell'Assunta, quindi, è la glorificazione di Maria SS. in Cielo non solo con l'anima ma anche con il corpo. S. Paolo, nella seconda lettura indirizzata ai Corinzi, parla di resurrezione dai morti, della glorificazione, tutti riceveranno la vita in Cristo. La Madonna è la prima ad aver beneficiato della glorificazione totale meritataci da Cristo nel suo mistero pasquale. Infatti, mentre le anime di tutti i defunti, per riavere il loro corpo dovranno attendere la fine del mondo, allorché vi sarà il giudizio universale, l'anima della Madonna non ha dovuto attendere la Parusia per riavere il suo corpo, ma è già da duemila anni in Cielo col possesso beato del suo corpo, insieme all'integra umanità del suo divin Figliolo Gesù Cristo. Gesù Cristo ascese al cielo per virtù propria, Maria vi fu assunta per virtù divina.
L’Assunzione di Maria e i suoi privilegi
Quindi, l'Assunzione ci richiama alla sua Immacolata Concezione, della sua Maternità Divina, della sua Verginità Perpetua e della sua Corredenzione.
La Madonna fu assunta in cielo perché Immacolata. La corruzione del corpo è una pena del peccato, ma il corpo dell'Immacolata non conobbe peccato, non doveva quindi seguire la sorte comune dei corpi umani. Il corpo della «Piena di grazia » fu preservato dalla corruzione, rimase intatto e, reso glorioso, fu trasportato nella gloria dei cieli.
La Madonna fu assunta in cielo perché Madre di Dio. Ella formò il corpo di Cristo: la carne di Gesù è carne di Maria. La degnissima Madre del Salvatore, sempre vergine e piena di grazia, e benedetta fra tutte le donne, non doveva conoscere la corruzione del sepolcro.
Maria fu assunta in cielo perché Corredentrice. Ella come madre del Redentore prese intima parte alla redenzione: era perciò conveniente che fosse compartecipe del pieno frutto della redenzione che consiste nella glorificazione dell'anima e dei corpo. Glorificazione dopo la prova, dopo il dolore.
Verità di fede
L’Assunzione è una verità di fede. E’ uno dei quattro dogmi mariani. I fedeli, soprattutto i santi Padri, fin dai primi secoli cristiani, hanno creduto e venerato l'Assunta in cielo e il Papa il 1 Novembre 1950 confermò come verità di fede « il concorde insegnamento del magistero ordinario della Chiesa e la fede concorde del popolo cristiano ». E proclamò nel modo più solenne che «l'Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo » .
Immagini bibliche
Dell’Assunzione di Maria, abbiamo sentito i richiami dalle letture bibliche della S. Messa, con immagini e le vicende belle e suggestive.
La prima lettura biblica ci presenta una visione solenne e grandiosa: «Si aprì il Santuario e apparve l’Arca dell’Alleanza. Un grande prodigio è apparso nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle, la Donna incinta e grida per le sofferenze del parto; ostacolata dal drago …» (Ap 12, 1). E’ l’immagine dell’Assunta.
Il «santuario» o tempio è il luogo della particolare presenza di Dio; nell'interno del tempio è il Santo dei santi che racchiude «l'arca dell'alleanza», il tabernacolo cioè delle nozze di Dio con l'umanità. Quest'Arca-Tabernacolo è Maria, «in cui il Verbo si fece carne».
«Nel cielo apparve poi un segno grandioso... ». Il «segno» è l'indicazione di una realtà spirituale e soprannaturale molto profonda. La veste è il prolugamento della persona; il sole è Dio, il Verbo, la Luce. La “donna vestita di sole” è Maria, Madre del Verbo, Madre, di Dio, la tutta verbizzata, Essa rifulge, come dice S. Bernardo nella sua concezione immacolata, nell'angelico saluto, nella infusione dello Spirito Santo, nella divina maternità, nella incomparabile verginità, nella fecondità senza corruzione, nella gravidanza divina senza gravame alcuno, nel parto senza dolore, nel pudore dolcissimo, nell'umiltà devotissima, nella grandezza della fede, nel martirio del cuore.
La luna, instabile e mutevole, indica il peccato: «con la luna sotto i suoi piedi» significa l’immacolatezza; è dominatrice dei tempi, e tutte le età la chiamano beata;
Le dodici stelle: il numero 12 indica la totalita, al pari degli apostoli, e la corona indicano che Maria è Regina e Madre della Chiesa, Regina del Cielo e della terra.
«Gridava nel dare alla luce»: Maria SS. è la madre della Chiesa, e genera continuamente i figli della grazia, il Corpo mistico di Gesú Cristo, come ne generò il Corpo reale. Ella generò Gesù a Betlem nella gioia; ci generò sul Calvario, nel dolore. Ella è quindi la donna vestita di sole che si travaglia per dare alla luce i figli di Dio, e che combatte contro il dragone infernale perché sia tutelata la loro vita soprannaturale.
«Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso» (= serpente mostruoso, cioè Satana) «con 7 teste» (il numero sette indica pienezza di intelligenza e di scaltrezza) «e dieci corna» (il 10 è la cifra della collettività, come le 10 dita; il corno indica la forza e la potenza atea) «e sulle teste sette diademi» (il diadema è simbolo della vittoria; il demonio vince apparentemente tutte le battaglie, ma perde la guerra);
Essa sostiene la Chiesa nei suoi combattimenti più aspri, e si leva trionfante nel cielo con fulgori di gloria novella, ogni volta che dall'inferno si levano contro la Chiesa novelle insidie. Il suo travaglio non è dolore di parto materiale ma è sollecitudine materna, amorosissima, per la quale essa diventa quasi novellamente pellegrina sulla terra, discende a noi, si mostra nel cielo della Chiesa nei fulgori della sua immacolata grandezza, e porta una novella vita alle anime disorientate, generando novellamente quasi il Corpo mistico del Redentore (cfr. apparizioni Lourdes, Fatima, Castelpetroso). Questa sublime maternità di Maria si afferma specialmente quando il dragone infernale “trae con la sua coda la terza parte del cielo”, cioè quando con le sue insidie disorienta quelli che debbono insegnare nella Chiesa la verità e debbono rifulgere nel suo cielo come stelle che orientano il cammino alle anime; e quando fa perdere la grazia dalle anime dei fedeli.
Pellegrini verso il Cielo
L'Assunzione è un richiamo per noi a percorrere la via della Madonna, che ha percorso qui in terra per raggiungerLa nella gloria. Il vangelo di oggi ci presenta Maria che, dopo l'annuncio dell'angelo, si mette «in viaggio verso la montagna» (Lc 1,39), per raggiungere sua cugina Elisabetta. Questa immagine ci fa pensare a un pellegrinaggio, che in Maria assume le caratteristiche di un «andare verso l'alto» (la montagna), di un andare verso Dio. L'assunzione non è altro che il compimento di questo lungo viaggio della Madre di Dio, compimento che siamo chiamati anche a contemplare in questa solennità.
La prima tappa, l'inizio del cammino, è l'annunciazione, con la disponibilità incondizionata a Dio, nella fede, con il suo Si. Per questo Elisabetta dice di lei «beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore» (cf. Lc 1,45).
Dire il nostro SI a Dio, nella missione a noi affidata.
La visita a S. Elisabetta: vivere la ns. vita nella carità.
Accompagnamento a Gesù nella vita pubblica e soprattutto al Calvario: come Corredentrice. Partecipazione ai dolori.
L’Assunzione alla gloria : la donna vestita di sole e rapita verso l’alto (Apocalisse). Il nostro tendere verso l’alto.
Anche noi siamo pellegrini dobbiamo tendere verso il Paradiso. Quindi vivere nella grazia, senza peccato mortale. Osservare i comandamenti. Se cadiamo in peccato, correre subito alla confessione. Dignità del corpo, che deve essere docile strumento dell'anima. Guai se lo strumento vuole dominare, se il servo vuole fare, da padrone! Infatti, la gran tentazione dell'uomo, fin dalla sua esistenza è desiderare le cose della terra sganciate da Dio o dalla Volontà di Dio, cercando in esse il piacere o l'attaccamento ad esse. Vedi il peccato originale: mangiare il frutto proibito e perdere la grazia, la vita divina, il Paradiso. Vedi il peccato personale, il peccato mortale, desiderare le cose della terra, volere il piacere e rifiutare Dio, perdere così la grazia di Dio. Vedi ai peccati sociali: pornografia, nudismo, egoismo, libertinaggio, aborto ecc.
Siccome la convivenza dell'anima col corpo è difficile, perché il peccato originale ha rotto l'equilibrio, Dio ci ha elevati alla dignità di suoi figli, ha consacrato il nostro corpo col Battesimo e gli altri Sacramenti, ha irrobustito l'anima coi suoi doni, affinché mantenga la preminenza che le spetta e ci ha dato Maria come splendido esempio e aiuto.
Ora la Madonna in cielo regna col Figlio suo, risplende nella gloria del corpo e dell'anima. è la Regina del cielo. Ella con la sua intercessione con la sua materna carità si prende cura di noi fino a che non ci abbia condotti nella patria beata, Pensiamo spesso alla Regina del cielo, preghiamola, Rosario per la via della salvezza e cerchiamo di essere sinceri cristiani per assicurarci il paradiso.
Esempio: S. Massimiliano M. Kolbe
Imitiamo anche i santi a venerarla, glorificarla sommamente, in questo mistero di gloria. Tra costoro pensiamo a S. Massimiliano M. Kolbe, che ieri abbiamo festeggiato. S. Massimiliano fu battezzato nella chiesa dedicata all’Assunta, morì alla vigilia dell’Assunta, donando la vita per un papà di famiglia ad Auschwitz, e nove anni prima della definizione del dogma. A imitazione di Maria fu consumato dall’amore di Dio e dei fratelli.
Grande devoto della Madonna, aveva approfondito e vissuto il mistero di Maria, necessario per sconfiggere il male, Satana, e il peccato e raggiungere la più alta santità, soprattutto con la consacrazione a Lei. Fondò l’associazione mariana (MI) e conventi a Lei consacrati, con l’apostolato dei mass-media. Si prodigò proprio per la salvezza delle anime e diede la vita per un papà di famiglia. Grande gesto di carità. Chiediamo a S. Massimiliano quest’amore verso la Madonna
Audio Omelia
Catechesi sull'Assunzione di Maria
La Donna dell'Apocalisse cap. 12