(Gv 15,26-27; 16,12-15)
L'Evento
Cinquanta giorni dopo Pasqua, la Chiesa celebra la solennità della Pentecoste, il giorno dell'effusione dello Spirito Santo in forma piena e visibile sulla Chiesa nascente. Pentecoste era una delle tre grandi feste ebraiche; molti israeliti in questi giorni si recavano in pellegrinaggio a Gerusalemme per adorare Dio nel Tempio. L'origine della festa risaliva a un'antichissima celebrazione nella quale si rendevano grazie a Dio per il raccolto dell'anno, ormai imminente. Più tardi, in questo stesso giorno, si aggiunse la commemorazione della promulgazione della Legge consegnata da Dio sul monte Sinai.
Quindi a Pentecoste si celebrava con gioia la festa del raccolto e con grande gioia oggi la Chiesa festeggia i frutti e i doni dello Spirito Santo.
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire e gli Apostoli - raccontano gli «Atti» - erano radunati nel Cenacolo «insieme con Maria, la Madre di Gesù» (At 1,14), «venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano» (At 2,2). Era lo Spirito Santo che, sotto forma di luce, di fuoco e di vento impetuoso, invase gli Apostoli e li trasformò, da deboli e paurosi, in coraggiosi «testimoni» del Vangelo, che diffusero fino agli estremi confini della terra, suggellandone la predicazione con il dono della vita. Lo Spirito Santo si manifesta in quegli elementi che erano soliti accompagnare la presenza di Dio nell’Antico Testamento: il vento e il fuoco.
Lo Spirito Santo nella storia
In realtà lo Spirito Santo, prima ancora della Pentecoste, già operava nel mondo, ed era presente in ogni azione divina, come principio vivificatore di tutte le cose. All'inizio della creazione, infatti, fu lo Spirito di Dio a far sbocciare la vita sulla terra arida e informe. Quando Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo, fu lo Spirito a trasformarlo in «essere vivente» con il soffio della sua potenza divina. Fu lo Spirito Santo a rendere immacolata l'anima della Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, e in seguito, nel giorno dell'Annunciazione, a consacrarla sua Sposa e renderla divinamente feconda. «Lo Spirito Santo scenderà su dite» (Le 1,35), le aveva detto l'Angelo, e l'Immacolata divenne Madre del Figlio di Dio e Madre nostra.
La Missione dello Spirito Santo oggi
La venuta dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste non fu un fatto isolato. Nel brano del Vangelo odierno, Gesù promette agli Apostoli di inviare lo Spirito Santo che Egli definisce «il Consolatore [..], lo Spirito di verità che procede dal Padre» (Gv 15,26) con il compito specifico di completare la sua missione e di guidare non solo gli Apostoli ma, in seguito, tutti i credenti «alla verità tutta intera» (Gv 16,13), cioè alla comprensione di ogni verità insegnata da Gesù. La presenza dello Spirito Santo nel mondo è, quindi, necessaria. Egli, infatti, continua ancora oggi a rinnovare le meraviglie compiute negli Apostoli. E' Lui che rende la Chiesa infallibile nella verità e feconda nei suoi Santi. È Lui che nel giorno del Battesimo ci trasforma in figli di Dio. È Lui che risiede in noi per compiere l'opera di santificazione e di rigenerazione delle nostre anime. E lo Spirito Santo che ci illumina sulle verità rivelate e ci svela la profondità dei misteri. Egli agisce in noi attraverso ispirazioni e illuminazioni interiori, richiami e inviti alla conversione. La sua azione ci spinge a pregare, a pentirci delle nostre colpe, a compiere un'opera buona, a cambiare vita e a desiderare le realtà eterne. Lo Spirito Santo è anche il santificatore della nostra anima. Tutte le opere buone, le ispirazioni e i desideri di essere migliori, gli aiuti necessari per metterli in pratica: tutto è opera del Paraclito
Vivere dello Spirito
Lo Spirito Santo è un mistero ineffabile della nostra Fede. Ma il mondo di oggi ignora quasi del tutto la sua dolce e soave presenza. Ecco perché uno dei problemi più gravi del nostro tempo è proprio la carenza dei valori dello spirito. Le realtà terrene predominano sempre più nella vita degli uomini fino al punto che, per la maggior parte di loro, esse costituiscono le uniche concrete aspirazioni della vita. La mancanza di valori spirituali rende l'uomo schiavo della materia e lascia nel suo cuore quell'intima insoddisfazione che caratterizza le nostre generazioni. Per questo, mai come oggi il mondo ha urgente bisogno dello Spirito Santo, di essere guidato, sostenuto, confortato dal suo «soffio» divino, per sottrarsi alla forza dei male, che lo attira a sé, e conseguire il bene.
«Camminate secondo lo Spirito» (Gal 5,16), ci esorta san Paolo nella seconda lettura. Solo se camminiamo nella luce dello Spirito Santo e siamo ripieni della sua forza divina, potremo vincere i desideri della carne con le sue ben note opere: «fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, inimicizie […], ubriachezze, orge e cose del genere [...J» (ivi, 19-21). È necessario lasciarsi «guidare dallo Spirito» (íví, 18) - continua ancora san Paolo - per poter ricevere e far germogliare i frutti propri dello Spirito Santo: «amore, gioia, pace, pazienza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sè» (ivi. 22).
Come mai la maggior parte dei cristiani, pur avendo nello Spirito Santo un aiuto così potente, non raggiunge la santità? Se il cristiano non si santifica è unicamente perché non solo non lascia campo libero all’azione dello Spirito Santo, ma l'ostacola con i suoi peccati, con la sua mancanza di generosità e di docilità. Padre Pio da Pietrelcina esortava spesso i suoi figli spirituali ad aprirsi ai doni e all'azione del Paraclito. Leggiamo infatti in una delle sue lettere: «Allargate il vostro cuore ai carismi dello Spirito Santo, che aspetta un vostro cenno per arricchirvene» (Epistolario 11, p. 259). E ancora: «Lasciate che lo Spirito Santo operi in voi. Abbandonatevi a tutti i suoi trasporti e non temete. Egli è tanto sapiente, soave e discreto da non causare che il bene» (Epistolario II, p. 64).
Lo Spirito Santo e la Madonna
La Vergine santissima nel giorno di Pentecoste ricevette lo Spirito Santo con una pienezza unica perché il suo cuore era il più puro, il più distaccato, quello che amava incomparabilmente di più la Trinità beatissima. Il Paraclito discese nell'anima della Vergine, e da Lei sugli Apostoli, pervadendolo in un modo nuovo.
Lo Spirito Santo è il dolce Ospite dell'anima, e in modo speciale e singolare dell'anima di Maria. Nostro Signore aveva promesso a chi ama Dio: «E noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» Questa promessa si realizza, prima di tutto, nella Madonna. Ella, "il capolavoro di Dio", era stata preparata con ogni cura dallo Spirito Santo per essere l'Immacolata Concezione e il tabernacolo vivo del Figlio di Dio. Per questo l'Angelo la saluta: «Ti saluto, o piena di grazia».Già pervasa dallo Spirito Santo e piena della sua grazia, ricevette anche una nuova e singolare pienezza: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo».
Durante la sua vita la Madonna accrebbe il suo amore a Dio Padre, a Dio Figlio (suo Figlio Gesù), a Dio Spirito Santo. Ella ha corrisposto a tutte le ispirazioni e mozioni del Paraclito, e ogni volta che era docile a queste ispirazioni riceveva nuove grazie. Non oppose mai, in nessun momento, la più piccola resistenza, non negò mai nulla a Dio; la crescita delle virtù soprannaturali e umane (che erano sotto un influsso speciale della grazia) fu, in Lei, continua.
Nessuna creatura si lasciò condurre e guidare dallo Spirito Santo come la Madonna,: nessuna visse la filiazione divina come Lei. Lo Spirito Santo, che aveva dimorato in Maria fin dalla sua Concezione immacolata, nel giorno di Pentecoste prese dimora presso di Lei in modo nuovo.
Dopo la Pentecoste la Vergine è come il cuore della Chiesa nascente. Lo Spirito Santo, che l'aveva preparata per essere la Madre di Dio, ora, nella Pentecoste, la dispone a essere Madre della Chiesa e di ciascuno di noi. La Madonna, collaborando attivamente con lo Spirito Santo nelle anime, esercita la sua maternità su tutti i suoi figli e l’opera santificatrice. Per questo è proclamata Madre della Chiesa, e cioè Madre di tutto il popolo di Dio, tanto dei fedeli quanto dei Pastori. E’ per questo che per mezzo di Lei le anime raggiungono la più grande santità. (cfr i pastorelli di Fatima).
Attraverso il S. Rosario la Madonna ci ottiene i doni dello Spirito Santo.
Supplichiamo, quindi, lo Spirito Santo, attraverso la Vergine Maria, sua Sposa Immacolata, perché venga a rinnovare la terra, a inondare la Chiesa e il mondo intero della sua luce e dei suoi doni, a riempire le nostre anime del fuoco del suo amore, e a trasformarci, con la sua forza divina, in coraggiosi testimoni del Vangelo!
Pentecoste - Commento al Vangelo dai Padri della Chiesa
Pentecoste