DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE
(9 NOVEMBRE)
Celebriamo oggi la festa della Dedicazione, consacrazione, della Basilica Lateranense in Roma. Questa festa riveste un'importanza speciale, poiché questa basilica è la Cattedrale del Papa e la prima Cattedrale del mondo. E’ uno dei primi templi che i cristiani poterono erigere dopo l'epoca delle persecuzioni, fu innalzata a Roma dall'imperatore Costantino; infatti, questi, convertitosi al cristianesimo, donò a papa Milziade il palazzo del Laterano e verso il 320, vi aggiunse la chiesa del Laterano, la prima di tutte le chiese d'Occidente, consacrata da papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santissimo Salvatore. Nel XII secolo, per via del suo battistero, il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; da cui il nome di basilica di San Giovanni in Laterano. Per più di dieci secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero circa duecentocinquanta sinodi e cinque Concili ecumenici. Semidistrutta dagli incendi e dalle guerre, venne ricostruita sotto Benedetto XIII e venne di nuovo consacrata nel 1726.
Quindi, la Basilica del Laterano è la più antica e la più importante in dignità delle chiese d’Occidente ed è per questo che è chiamata “Madre e Capo di tutte le chiese”. Oggi le chiese di tutto il mondo guardano con ammirazione la Chiesa di Roma, riconoscendo in essa il primato su tutte le altre chiese per il gran privilegio concessale da Dio di essere stata la Sede dell’apostolo Pietro e oggi quella dei suoi successori. La festa è celebrata in tutta la Chiesa come attestazione d'amore e d'unità con la Cattedra di san Pietro.
La festa della dedicazione delle chiese cristiane risale all’antica tradizione dei giudei di celebrare ogni anno, per una settimana, il giorno solenne della consacrazione del Tempio di Gerusalemme, in ricordo della purificazione e del ristabilimento del culto nel Tempio di Gerusalemme dopo la vittoria di Giuda Maccabeo sul re Antioco. L'anniversario veniva celebrato per una settimana in tutta la Giudea. Si chiamava anche Festa delle luci, perché era usanza accendere delle lampade, simbolo della Legge, e porle sulle finestre di casa, in numero crescente mano a mano che trascorrevano i giorni di festa. La celebrazione fu raccolta dalla Chiesa per commemorare l'anniversario del giorno in cui i templi furono trasformati in luoghi destinati al culto. In particolare «ogni anno nell'ambito del rito romano si celebra la dedicazione della basilica lateranense, la più antica e la prima in dignità delle chiese d'Occidente». Inoltre, «in ogni diocesi viene celebrata la dedicazione della cattedrale, e ogni chiesa commemora il ricordo della propria dedicazione»
Presenza di Dio tra gli uomini
Il Tempio è il luogo di una particolare presenza del Signore. Infatti, già gli Ebrei lo consideravano. Infatti durante l’esodo, nel deserto Dio si manifestava nella «tenda del convegno»: lì Mosè parlava con il Signore, «come un uomo parla con un altro»; la colonna di nube - segno della sua presenza - allora scendeva e stava all'ingresso della «tenda». Era il luogo dove «sarà il mio nome», il suo essere infinito e ineffabile, disposto a prestare ascolto e attenzione ai suoi fedeli.
Soprattutto nelle nostre chiese c’è la presenza di Dio. Le chiese sono il luogo dove noi incontriamo il Signore, ci riuniamo per pregare insieme. Lì troviamo Gesù: infatti dove sono due o tre riuniti nel suo nome, Egli è in mezzo a loro"; lì ascoltiamo la sua voce. Soprattutto c'è Gesù realmente e sostanzialmente presente nella sacra Eucaristia, custodita nel Tabernacolo.. Lì presente con la sua Divinità e con la sua Umanità santissima, con il suo Corpo e la sua Anima. Lì ci vede e ci ascolta, e si dedica a noi così come si prendeva cura di tutti quelli che accorrevano, spinti dal bisogno, «da tutte le città». A Gesù presente nel Tabernacolo possiamo parlare delle nostre speranze e preoccupazioni, delle difficoltà, delle nostre debolezze, e del desiderio di amarlo ogni giorno di più.
Non possiamo nemmeno dimenticare che nel tempio si trova l'altare sul quale ogni giorno si rinnova il Sacrificio di valore infinito che il Signore ha realizzato sul Calvario. Ogni giorno, in questi luoghi dedicati al culto e alla preghiera, ci giungono dalla misericordia divina innumerevoli grazie.
Rechiamoci in chiesa con molta riverenza: nulla, infatti, merita maggior rispetto della casa del Signore; «come possono non ispirare rispetto le nostre chiese, dove si offre il sacrificio del cielo e della terra, il Sangue di un Dio fatto uomo? » Entriamoci con la fiducia di chi è ben cosciente di incontrarvi Gesù Cristo, nostro amico, che ha dato la vita per amore verso di noi; ci attende lì ogni giorno. Quando un ospite illustre si ferma in una casa, sarebbe davvero scortese non trattarlo bene, o ignorarlo. Siamo sempre coscienti che Gesù è nostro ospite qui sulla terra, e che ha bisogno delle nostre attenzioni? Domandiamoci, oggi, se entrando in una chiesa andiamo subito a salutare Gesù nel Tabernacolo, se ci comportiamo sempre in maniera consona a un luogo dove Dio abita in modo speciale, se vestiamo decentemente, se le genuflessioni dinanzi a Gesù sacramentato sono un vero atto di fede, se facciamo silenzio, per conservare il raccoglimento, la preghiera. Debita riverenza e adorazione (genuflessione, in ginocchio….). L’episodio del Vangelo, Gesù che ci scaccia i venditori dal Tempio, ci richiama al rispetto del Tempio di Dio, la chiesa, come luogo di preghiera e di adorazione.
In chiesa incontriamo anche i ministri nel servizio di Dio e nostri fratelli nella fede: occasione per vivere la carità nella fraternità di figli Dio e della nostra Madre Celeste.
Tempio di Dio che siamo noi: il Tempio spirituale
Al tempio materiale, dobbiamo considerare il Tempio spirituale, il vero tempio non è più fatto da mano di uomo che siamo noi. Con il battesimo siamo tutti diventati tempio di Dio: “per la prima nascita noi eravamo coppe dell'ira di Dio; la seconda nascita ci ha resi calici del suo amore misericordioso. La prima nascita ci ha portati alla morte; la seconda ci ha richiamati alla vita. Prima del battesimo tutti noi eravamo, o carissimi, tempio del diavolo. Dopo il battesimo abbiamo meritato di diventare tempio di Cristo”. (S. Cesario d’Arles, Disc. 229, 1-3; CCL 104,905-908)
E San Paolo ricordava spesso ai primi cristiani: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? ». La presenza di Dio nella nostra anima ci invita a cercare un rapporto più personale e diretto con il Signore, che in ogni momento troviamo nell'intimo della nostra anima.
Poiché Cristo con la sua venuta ha cacciato il diavolo dal nostro cuore per prepararsi un tempio dentro di noi, cerchiamo di fare, col suo aiuto, quanto è in nostro potere, perché questo tempio non abbia a subire alcun danno per le nostre cattive azioni. Non macchiamo la nostra anima con le sozzure del peccato. Se tu vuoi che la basilica sia piena di luce, ricordati che, anche Dio vuole che nella tua anima non vi siano tenebre.
Oltre al Battesimo sono importanti, quindi anche, gli altri sacramenti della confessione e dell’Eucarestia; la preghiera, la consacrazione alla Madonna…
E con Cristo, noi formiamo un solo corpo nella Chiesa: Gesù è il Capo e la pietra fondamentale, perché possiede la vita divina nella sua pienezza e la comunica a coloro che credono in Lui, e i cristiani, in comunione di vita con la “pietra angolare”, sono le pietre “vive” impiegate per l'edificazione della Chiesa (cf 1Pt 2,5-6). San Pietro, rivolgendosi ai credenti, esclama con commozione: “Onore a voi che credete; … voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato” (1Pt 2,7-9). In ogni costruzione le singole pietre sono importanti. Se alcune vengono meno, la costruzione rischia di rovinarsi e cadere. Nella Chiesa non tutti i cristiani sono pietre “vive”, non tutti la edificano con la loro condotta. Molti, anzi, sono di rovina, di scandalo e di distruzione. Le “pietre” che edificano veramente la Chiesa, sono le anime di vita santa e che accettano di essere provati e purificati da Dio, come l’oro, nel crogiuolo della sofferenza, delle umiliazioni e delle croci.
Situazione di crisi nella Chiesa a causa dell’incorrispondenza di tanti cristiani…
Imitiamo invece i Santi esempi meravigliosi in modo particolare la Madonna, Arca della Nuova Alleanza, Tempio di Dio, Paradiso di Dio…