QUARTA DOMENICA DI AVVENTO
La predicazione del Battista.
(Lc 3, 1-6)
Circostanze eloquenti.
La determinazione delle più minute circostanze (di tempo, di luogo, di persone) nelle quali il Battista iniziò ufficialmente la sua grande missione di Precursore, ci dimostra eloquentemente tre cose :
Ci dimostra, in primo luogo, l'esattezza storica con cui l'Evangelista intendeva narrarci la storia di Cristo;
Ci dimostra, in secondo luogo, la singolare grandezza di colui di cui egli intendeva narrarci la storia: il Re dei re, Signore dei signori...
è l'alba di un'éra novella per la storia nell'umanità;
Ci dimostra, in terzo luogo, l'adempimento della profezia di Giacobbe intorno al tempo in cui sarebbe venuto il Messia: il Messia « l'aspettato dalle genti » - aveva predetto Giacobbe - verrà quando gli Ebrei avranno perduto il potere civile, cioè non avranno più in mano lo scettro di Giuda. E infatti, la Palestina - come apparisce dal brano evangelico - aveva perduto la sua indipendenza, era divisa come preda fra gli stranieri, Erode, Lisania ecc.
L'argomento della predicazione del Battista.
In tali eloquenti circostanze di tempo, di luogo, di persone, Iddio parlo ossia fece conoscere a Giovanni Battista che era giunto il tempo di abbandonare il deserto e di dare inizio alla sua missione.
E Giovanni, l'Araldo del Messia, docile all'invito divino, lascia il deserto, scorre i paesi che sorgevano sulle due rive del Giordano predicando il battesimo di penitenza in remissione dei peccati, secondo che aveva predetto Isaia: « Voce di colui che grida nel deserto: Preparate le vie del Signore: raddrizzate i suoi sentieri. Tutte le valli si riempiranno, e tutti i monti e le colline si abbasseranno; le vie tortuose si raddrizzeranno, e le malagevoli si appianeranno: e vedranno tutti gli uomini la salute di Dio ».
Preparate le vie del Signore!... La metafora è presa dal costume dei re dell'Oriente i quali, prima di portarsi a visitare un paese di loro giurisdizione, si facevano precedere da alcuni messi per assicurarsi che le strade erano ben disposte per il passaggio del corteo reale. Altrettanto doveva fare il Battista : preparare le vie al Messia. Raddrizzare i suoi sentieri, vale a dire, raddrizzare gli uomini, ossia i loro pensieri, i loro sentimenti, le loro parole, le loro opere...
Nella profezia di Isaia, avverata dal Battista, vengono designati metaforicamente i vari ostacoli morali che il Battista avrebbe dovuto rimuovere onde preparare le vie del Signore.
Le valli vuote che si debbono empire, sono simbolo di quelle vite inutili, ossia sterili di opere buone. Ed oh! quante ve ne sono, oggi specialmente!...
I monti e le colline che si debbono abbassare, simboleggiano gli spiriti orgogliosi, ai quali Iddio resiste, non si abbassa...
Le vie tortuose che si debbono raddrizzare significano tutte le azioni perverse ossia storte, ossia ingiuste, ipocrite, che vanno raddrizzate.
Le vie malagevoli ossia scoscese che vanno appianate, simboleggiano quei caratteri duri, violenti, difficili che devono essere moderati.
Ecco gli ostacoli che impediscono le vie del Signore.
Rimuoviamo gli ostacoli!
In questi giorni specialmente che precedono il S. Natale, rendiamo la nostra vita più feconda di opere buone! Combattiamo, deprimiamo coraggiosamente l'orgoglio che guasta tutto! Raddrizziamo le nostre opere storte, ossia attendiamo seriamente ad emendarci dei nostri peccati e difetti! Attendiamo con impegno a modificare il nostro difficile carattere.
Solo così disposti, noi potremo salutare con viva gioia la salute di Dio, ossia il Messia, Gesù Cristo. Il suo Natale diverrà il nostro natale.
(P. Gabriele M. Roschini, Predicate il Vangelo, LICE Torino, 1943, pp. 14-15)
Predicazione di Giovanni Battista (Ghirlandaio)