Domenica di Pentecoste - Anno A
Lo Spirito Santo nostra vita
Oggi la Chiesa celebra la Pentecoste che compie il tempo forte della Quaresima e della Pasqua: ne è il corollario naturale per il fatto che i discepoli di Cristo rinascono a vita nuova per il dono dello Spirito Santo che viene ad abitare in loro. Lo Spirito Santo è Dio, come il Padre e il Figlio, e ha la missione universale di purificare, santificare le anime; è il dono speciale di Dio alla Chiesa e per mezzo della Chiesa a tutti gli uomini; tutti, infatti, per essere redenti dal peccato, per salvarso e partecipare alla vita divina devono ricevere lo Spirito Santo. Nessuno può essere esente da questo grande dono, nessuno non può non riceverlo, vivendo e conformandoci sempre di più a Lui.
Lo Spirito Santo, prima ancora della Pentecoste, già operava nel mondo, come principio vivificatore di tutte le cose: era presente all’inizio della creazione: fece sbocciare la vita sulla terra arida; trasformò l’uomo in essere vivente; parlò per mezzo dei profeti; rese immacolata l’anima della Vergine Maria e la rese sua Sposa feconda nel giorno dell’Annunciazione. Ma a Pentecoste, l’effusione dello Spirito Santo avvenne in modo pieno e visibile, sottoforma di lingue di fuoco e di vento impetuoso che infuse forza, ardore, coraggio agli Apostoli e li trasformò, da deboli e paurosi, in coraggiosi e intrepidi testimoni del Vangelo. Sotto l'azione dello Spirito, gli Apostoli del Signore possono iniziare quel ministero di evangelizzazione che li porterà ad annunciare il Vangelo a tutti gli uomini di ogni razza e di ogni lingua, fino agli estremi confini della terra. Gli Atti degli Apostoli, descrivono non solo la discesa dello Spirito Santo, sotto forma di lingue di fuoco, ma descrivono anche la prima evangelizzazione operata dagli Apostoli, prima evangelizzazione che ha la caratteristica di essere una evangelizzazione rivolta a uomini di lingue diverse, che ascoltano nella loro lingua quanto viene annunciato dagli Apostoli che sono tutti Galilei: «venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di se per lo stupore dicevano: Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?» (At 2,6-8).Ovviamente il fenomeno delle lingue ci richiama anzitutto l'universalità della Chiesa già nel suo nascere, ci richiama anche a riflettere sull'universalità della salvezza, per cui essa non è più solo una esclusiva del popolo di Israele, ma tutti gli uomini, a qualunque razza o popolo appartengano, in virtù della fede nel Figlio di Dio crocifisso, morto e risorto, possono ottenere la salvezza. Il compito dello Spirito, in questo modo, diventa quello di unire la famiglia umana nella professione dell'unica fede, così come ci ricorda il Prefazio della odierna solennità.
Così la presenza dello Spirito Santo la Chiesa assume il suo vero volto: questa non è una semplice comunità umana, ma il prolungamento del mistero del Verbo incarnato, sorgente feconda di salvezza e di santità.
Lo Spirito Santo, poi, agisce soprattutto in noi nelle nostre anime. Egli ci è stato inviato dal Padre Celeste per essere soprattutto il “dolce Ospite” delle nostre anime. Nel Battesimo abbiamo ricevuto il dono dello Spirito Santo, nella Cresima che è la nostra Pentecoste, si riceve una rinnovata e maggiore effusione dello Spirito; si riceve il dono dello Spirito quando con dignità ci si accosta agli altri Sacramenti che la Chiesa ci offre (pensiamo alla Confessione e alla Comunione);
x la confessione abbiamo sentito la pericope evangelica effusione dello Spirito sugli Apostoli per rimettere i peccati (Gv. 20,23).
lo Spirito Santo scende su di noi ogni qualvolta lo invochiamo con la preghiera fervida e sincera.
Cosi S. Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi afferma: «Fratelli, nessuno può dire ‘Gesù è il Signore’ se non sotto l'azione dello Spirito Santo» (1 Cor 12,3).
E’ consolante, quindi, il mistero della sua ineffabile presenza in noi, nella nostra vita.
Come dovremmo essere grati al Signore per il dono immenso del suo Spirito! Questi è luce che rischiara le tenebre dei nostri peccati; è forza che vince le nostre debolezze, ci aiuta a superare le difficoltà e a testimoniare il Vangelo senza rispetto umano né paura. Attraverso i suoi doni, lo Spirito Santo ci rende capaci di seguire più facilmente Gesù e di raggiungere le vette più alte della perfezione.
E’ sconcertante, però, constatare che oggi, per la maggior parte degli uomini, la soave presenza del divino Spirito è quasi del tutto ignorata. Per tanti cristiani, che pur lo hanno ricevuto nei Sacramenti del Battesimo e della Cresima, Egli resta il grande sconosciuto. L’ignoranza, la trascuratezza o una vita immersa nei peccati sono le cause che portano alla dimenticanza di questo ineffabile mistero. Se fossimo più attenti a questa divina presenza e ci impegnassimo a vivere non più secondo i desideri della carne e del mondo, lo Spirito Santo riverserebbe su di noi tutta l’abbondanza dei suoi doni, e ci renderebbe capaci di produrre frutti meravigliosi di santità. che la unisce alla terza Persona della Trinità, in qualità di sua Sposa verginale, soprattutto nel momento dell’Incarnazione, quando il Verbo assume la nostra natura umana grazie al consenso della Vergine Maria e all’azione dello Spirito Santo.
Fu la Madonna, quindi, che attirò sugli Apostoli lo Spirito Santo. Molti santi Padri affermano che nel Cenacolo, lo Spirito Santo discese direttamente su Maria, e da Maria partirono le lingue di fuoco sugli Apostoli. Ciò vuol dire che Maria ricevette direttamente lo Spirito Santo, e gli Apostoli lo ricevettero direttamente da Maria; dal suo capo, la grande fiamma si suddivise in tante fiamme, che andarono a posarsi sul capo degli Apostoli. Ecco perché gli Apostoli erano nel Cenacolo, congregati attorno a Maria, in orazione.
Dice S. Luigi Grignion de Monfort nel “Trattato della vera devozione a Maria” n. 20 :
“Lo Spirito Santo […] è divenuto fecondo per mezzo di Maria da Lui sposata. Con Lei, in Lei e da Lei Egli ha realizzato il suo capolavoro, che è un Dio fatto uomo, e tutti i giorni sino alla fine del mondo dà vita ai predestinati e ai membri del corpo di questo Capo adorabile. Perciò quanto più lo Spirito Santo trova Maria, sua cara e indissolubile Sposa in un’anima, tanto più diviene operosa e potente per formare Gesù Cristo in quest’anima e quest’anima in Gesù Cristo”
Quindi da Maria possiamo ricevere l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo e diventare tanti Gesù.