TRADIZIONI SCARAMANTICHE RUSSE

Pupazzi, monete, fiammiferi e… pipì sulle ruote dei pullman, ovvero: tradizioni Russe nei voli spaziali.


Se pensate che i Russi siano un popolo freddo e poco incline all’ironia, con quello che vi racconterò oggi, forse, vi ricrederete.

Come buona tradizione marinara prima, aviatoria poi e cosmonautica oggi, tutto ciò che ha portato bene ad un equipaggio deve essere scaramanticamente eseguito da tutti gli altri dopo…

Lo sapevate, per esempio, che ogni volta che un equipaggio si prepara alla partenza, lo stesso deve rendere omaggio al monumento a Gagarin, situato all’interno del complesso di Baikonur? Sembra che la tradizione voglia che ogni equipaggio debba chiedere “il permesso” al fantasma di Gagarin per poter salire sulla rampa di lancio da cui era partito.

Un’altra tradizione è quella che, sempre i membri dell’equipaggio, piantino un albero sul viale che porta agli alloggi. Questo rituale, che ha oramai prodotto un piccolo boschetto, è tenuto per ricordare tutta la gente dello spazio, Cosmonauti ed Astronauti, che hanno perso la vita nello spazio.

Ma non è finita qui…

Due giorni prima del lancio, i membri dell’equipaggio si tagliano i capelli e poi assistono ad un film sovietico degli anni 70 “Il sole bianco del deserto” una specie di western alla sovietica che, da quando è uscito, è sempre stato visto dai Cosmonauti in partenza…

Il giorno in cui il lanciatore e la Sojuz vengono, a bordo di uno speciale treno, trasferiti sulla rampa, come per uno sposo è vietato vedere la sposa prima del matrimonio, così all’equipaggio principale non è consentito vedere la propria cosmonave. È l’equipaggio di riserva che “accompagna” la Sojuz mentre i tecnici, seguendo un’altra tradizione, gettano delle monete sulle rotaie prima che il treno passi. Il peso del convoglio le schiaccerà e questo rituale si ripete dal lancio della Vostock 1!

Il giorno prima del lancio, i cosmonauti vengono “brutalmente” battezzati da un pope ortodosso.

Il giorno del lancio, un altro rituale è quello di firmare la porta della stanza dell’hotel dove hanno dormito, ma la tradizione più iconica è quella del “pit stop” per fare la pipì… Ebbene sì, seguendo un rito che risale sempre a Gagarin, prima di arrivare alla rampa, viene fatto fermare il bus, l’equipaggio scende e… fa la pipì sulla ruota posteriore sinistra! Mi chiederete: ma le Cosmonaute come fanno? Ebbene, le Cosmonaute sono dispensate ad eseguire questo rituale scaramantico, ma molte entusiaste raccolgono una bottiglietta della loro urina e la lanciano sulla ruota insieme ai loro colleghi maschi.

Una volta sulla rampa, l’equipaggio, come Gagarin prima e tutti gli altri dopo, sulla soglia dell’ascensore rivolge un discorso di saluto al personale di terra. Poi, una volta dentro la Sojuz, li attende un cd di canzoni d’amore russe da ascoltare, come fece Gagarin, nell’attesa del lancio.

Al momento del lancio, il motore preliminare della Sojuz viene innescato da un gigantesco… fiammifero di legno!! Incredibile ma, fedele al vecchio detto (attribuito a Korolev ma probabilmente una leggenda metropolitana): “Gli Americani hanno speso un milione di Dollari per inventare una penna che funzioni nello spazio? Noi usiamo le matite!”, la Cosmonautica Russa ha uno straordinario talento nel risolvere in maniera disarmante problemi complessi. Il PZU che in russo vuol dire “dispositivo pirotecnico di ignizione” è un grande bastone di legno dotato di una testata pirotecnica (un petardone…) in cima. Inserito nelle camere di combustione, innesca in maniera semplice ma efficace la miscela.

E sapete come l’equipaggio si accorge di essere in condizione di Gravità zero? Pare che questa usanza sia nata nel corso della missione Sojuz T13, di cui ho parlato in un altro post. Il Comandante Vladimir Dzhanibekov ha portato un piccolo orsetto Misha, la mascotte delle Olimpiadi di Mosca del 1980, regalo della figlia. Lo appese al pannello Neptune e, mentre la Sojuz saliva verso l’orbita, il controllo a terra vide il pupazzo e gli chiese cosa fosse. Lui rispose che era un indicatore di assenza di peso e, da quella volta, tutti gli equipaggi ne hanno portato su uno. Famoso l’Olaf che ha volato con la nostra Cristoforetti.

Per concludere questa carrellata di strane usanze Russe, anche sulla ISS, l’equipaggio Russo, porge pane e sale ai colleghi stranieri, nella migliore tradizione Russa.

Quando mi chiedono perché mi sia così appassionato alla Cosmonautica, penso al fatto che, in un ambiente ipertecnologico ed ultra-programmato, i Russi trovino sempre lo spazio per ricordarsi di essere degli esseri umani, superstiziosi e sentimentali.

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 17/11/2020Link all'articolo su Facebook

L'indicatore di assenza di peso di Samantha Cristoforetti: Olaf

Un altro indicatore di assenza di peso: questa volta un Troll del nostro Nespoli

Forse l'usanza più iconica dei voli spaziali con equipaggio del programma russo-sovietico: la Pipì sulla ruota posteriore destra del pulmino che porta i cosmonauti alla rampa di lancio!

"Il bianco sole del deserto" il Western sovietico al quale assistono tuuti gli equipaggi la sera prima del volo.

La brutale "Benedizione" impartita da un mastodontico Pope ortodosso all'equipaggio (ed al lanciatore...) prima della partenza

Avete un cerino per accendere il Sojuz? Il PZU: il petardo di legno che non sbaglia un colpo dal 1957!

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