i cosmodromi: le porte delle stelle

quinta parte: svobodny, il cosmodromo fantasma

C’era una volta… “Un Re!” Direte voi miei due o tre lettori…

Parafrasando l’Incipit di “Pinocchio”, voglio chiudere questo ciclo di articoli dedicati ai cosmodromi, con la storia di un’installazione che nacque, operò, venne abbandonata ma poi…

Vi lascio con un attimo di suspence su come andò a finire.

1991, cessa di esistere l’Unione Sovietica e con essa la territorialità del cosmodromo di Baikonur passa alla Repubblica del Kazakistan.

Sorge, per il ministero della difesa della neonata Federazione Russa, il problema di dove poter effettuare i lanci dei vettori medio pesanti. E, come sappiamo, il problema non era di poco conto poiché se per i voli con equipaggio venne trovato quasi subito un accordo con il governo Kazako che ha concesso l’uso di Baikonur fino al 2050 (dietro pagamento di un profumato canone di affitto), diverso è il caso di lanci militari da un territorio straniero.

Ovviamente la Russia ha Plesesk ma, come detto, certe orbite sono impossibili da raggiungere per i lanciatori medi e pesanti da quelle latitudini così alte.

Venne quindi scelta la zona dell’Oblast’ di Amur a circa 10 km a nord est dalla città di Uglegorsk. Questo nome vi dice qualcosa? Esatto, ma poi vi dirò perché…

Quindi, con il nome ufficiale di secondo cosmodromo statale di prova del Ministero della difesa della Federazione Russa, con decreto presidenziale del 1/3/1996, venne promosso cosmodromo un impianto che esisteva nel 1964 per il lancio dei missili balistici RS-10.

Con una superficie di 410 Kmq venne attrezzato per il lancio di vettori Start 1.2 (dei lanciatori derivati da missili balistici intercontinentali). Il primo lancio avvenne il 4/3/1997 per mezzo di una rampa mobile tipo Topol.

Dal cosmodromo di Svobodny vennero, addirittura, lanciati un satellite statunitense (il 24/12/1997 e, per la precisione, un satellite Early Bird), due satelliti israeliani (uno il 5/12/2000 e l’altro il 25/04/2006, si trattava di due Eros: A1 e B) ed un satellite svedese, L’Uno-1 il 20/02/2001.

Più volte annunciata fu la costruzione delle installazioni per i lanciatori di classe Angara, ma questo sviluppo non ebbe mai seguito.

Nel 2007, a seguito della bassa intensità dei lanci da questo impianto, ne venne decisa la chiusura ed abbandonate le infrastrutture costituenti in cinque silos per ICBM RS-18 e due piattaforme di lancio per i lanciatori Start.

Nel frattempo, la cittadina dedicata al personale di servizio, Uglegorsk, venne dapprima ribattezzata Svobodny e poi Tziolkowskji. Sono sicuro che questo nome vi dirà nuovamente qualcosa.

E qui giungiamo alla rivelazione dell’arcano…

Ebbene sì, dalle ceneri di Svobodny nacque, come abbiamo visto nell’articolo, con decreto presidenziale 1473 del 6/11/2007 il cosmodromo di Vostochnj. Quindi, nello stesso anno, l’impianto morì e risorse come la Fenice, sebbene spostato un poco più distante.


ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 20/062022Link all'articolo su Facebook

Pianta dell'Oblast' di Amur con evidenza di Svobodny e di Vostochnj

Stemma delle forze aerospaziali della Federazione Russa (VKS) di stanza a Svobodny

Stemma del Cosmodromo di Svobodny

Patch non ufficiale del cosmodromo di Svobodny

Il lancio di uno Start da Svobodny

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