Uno Starlink in salsa russa

Dopo la caduta dell’URSS, la flotta di satelliti per telecomunicazioni civili della Russia è diventata rapidamente obsoleta. Nell’ambito del progetto Sfera, Roscosmos intende dispiegare satelliti in orbite molto diverse e sfruttare parte della rete militare esistente per garantire la completa copertura del territorio della Federazione Russa e rendere disponibile un servizio a larga banda ed alta velocità, a quei paesi intenzionati ad aderire al progetto.

Schema operativo del sistema integrato "Sfera". Fonte: Roscosmos

Le origini del progetto

La sfida lanciata dalle costellazioni satellitari, come Starlink ed O3b nel secondo decennio del XXI Secolo, è quella di offrire un accesso globale ad internet a bassa latenza tramite terminali terrestri sempre più economici e portatili.

Il passo successivo sarebbe un servizio satellitare diretto al singolo utente mobile, che offra un modo completamente nuovo di accedere al web potenzialmente interpretabile, da regimi particolarmente attenti ai contenuti fruibili dai propri cittadini, come un sistema per aggirare i firewall e altri strumenti di censura.

Il 22 maggio 2018, Roscosmos ha presentato il progetto Efir (etere), che prevedeva una costellazione di comunicazioni e Internet nella LEO composta da 288 satelliti posizionati in un’orbita di 870 chilometri. Era anche previsto che Efir potesse utilizzare satelliti in orbite superiori e persino droni transponder atmosferici a energia solare per trasportare segnali attraverso il territorio russo. 

Il problema più difficile da superare, per un piano così ambizioso, era la ricerca di investitori privati per almeno una parte dei 299 miliardi di rubli (3,1 miliardi di dollari) stimati necessari per la realizzazione del progetto fino al 2025. Considerato il panorama degli investitori privati presente nella Federazione Russa, la prospettiva di trovarne per raggiungere la cifra necessaria, non era affatto realistica. Anche nella migliore delle ipotesi, il sistema Efir sarebbe entrato in funzione troppo tardi per essere competitivo sul mercato internazionale e la sua copertura globale era vista come un’enorme eccessiva per un servizio limitato anche al vasto territorio russo. Il 7 giugno 2018, il Presidente Putin ha fatto una dichiarazione sorprendente, lasciando intendere una approvazione federale del programma Sfera da oltre 600 satelliti. Oltre a prendere in prestito il nome da un progetto di comunicazioni militari già in corso, che apparentemente potrebbe assorbire, la "nuova" Sfera è stata descritta come un sistema di costellazioni di diversi satelliti per le comunicazioni e per telerilevamento della Terra. 

In questo modo, Roscosmos ha deciso di creare una struttura di gestione centralizzata per tutte le costellazioni multi-satellite accentrando lo sviluppo e la capacità produttiva del settore.

Il programma Sfera includerebbe cinque costellazioni di comunicazioni civili, tra cui Skif, Yamal, Ekspress, Ekspress-RV e Marafon, e cinque famiglie di satelliti per il telerilevamento, tra cui Piksel-VR, Berkut-VD, Berkut-XLP, Berkut-S e Smotr. 

Sfera ha ricevuto anche la designazione GMISS per Sistema satellitare multifunzionale di informazione e comunicazione globale.

Nel frattempo, la costellazione proposta è stata ridotta da 542 a 380 satelliti: 2 satelliti della classe Yamal


I vari componenti del sistema integrato "Sfera". Fonte: Roscosmos

Sfera e l’economia di guerra

Nel 2022, l’esercito ucraino ha dimostrato i molteplici ruoli del sistema Starlink sul campo di battaglia, dalle comunicazioni vocali al controllo dei droni. Allo stesso tempo, gli operatori satellitari occidentali iniziarono a lasciare il mercato russo, mentre l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca si era trasformata in una guerra su larga scala.

Con questi presupposti, il progetto Sfera potrebbe ora rivendicare più fondi ma, tuttavia, il progetto è stato ulteriormente ridimensionato con il finanziamento di 162 satelliti, nonostante  si affermasse che il fabbisogno di satelliti russi nella LEO sarebbe stato di almeno 622 veicoli spaziali entro il 2030 e 924 satelliti entro il 2035.

Questi ritmi imponevano la radicale trasformazione dei processi produttivi dei vari satelliti interessati con un’elevata automazione delle catene di assemblaggio anche per i satelliti di classe più pesante

Il probabile coinvolgimento straniero

Durante la sua presentazione all'incontro dei capi delle agenzie spaziali e dei leader dell'industria spaziale dei paesi del G20 a Bangalore, in India, il 6 e 7 luglio 2023, Yuri Borisov, capo di Roscosmos, ha presentato il progetto Sfera ai partner russi nel club BRICS e ad altri paesi, che accetterebbero di cooperare con la Russia, dopo la crisi Ucraina..

Nell’aprile 2023, l’ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Dzhalali, ha dichiarato che il suo Paese sarebbe interessato ad aderire al progetto Sfera. Il funzionario iraniano ha espresso il suo interesse per Sfera nel contesto delle notizie indesiderate sulla possibile invasione delle operazioni Starlink in Iran, dove il sistema potrebbe essere utilizzato dagli oppositori del governo.

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 19/09/2023in lingua inglese su spacevoyaging.com
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