Il 24/11/2021, è avvenuto il lancio dell’ultimo modulo della ISS, il sesto della sezione russa: il nodo UM (UM= Узловой Модуль, Modulo Nodale ) -Prichal.
Raccontiamo la storia di questo modulo che ha avuto una lunga gestazione.
Prichal in russo, vuol dire baia di attracco, ma è anche usato per definire comunemente le ciabatte elettriche… Sì quelle dove attacchiamo le nostre prese di corrente! Ed infatti, se ci pensiamo bene, con ben sei porte di attracco, di questo si tratta!
Originariamente era stato pensato per essere utilizzato in una futura stazione spaziale di rifornimento, assemblaggio e servizio, per i voli verso la Luna ed oltre, denominata OPSEK, una specie di progenitore di quella che sembra sarà la stazione di servizio e rifornimento russa ROSS. Nel 2017, però, il progetto OPSEK venne scartato ed il nodo Prichal destinato alla ISS. Prichal pesa, da solo, 4750 Kg., ha un volume interno di 19 mc. E le porte di attracco, ben 6 come detto, 5 passive ed una attiva, hanno una luce di 3,3 m.
Il nodo Prichal era stato completato già da molto tempo ma, a causa dei ritardi del lancio del modulo Nauka che doveva assolutamente precederlo nell’aggancio alla ISS, ha dovuto attendere che questi venisse finalmente posizionato.
Per andare in orbita, date le relativamente ridotte dimensioni del modulo, non si è utilizzato un lanciatore pesante Proton, ma un normale (si fa per dire) lanciatore Sojuz 2.1b con l’utilizzo di una Progress opportunamente modificata: la Progress M-UM. Di cosa si tratta? Semplicemente di una Progress senza la sezione BO pressurizzata che viene sostituita dal modulo Prichal unito alla sezione PAO della Progress stessa per mezzo di un anello adattatore.
Alle 14:06 ora italiana del 24 novembre 2021, dal cosmodromo di Baikonur, la Progress M-UM si è levata in volo. Battendo il record di carico utile, precedentemente fissato a poco più di 7.800 Kg; difatti con questo lancio vengono immessi in orbita bassa, ben 8.100 Kg. Niente male per un vecchietto, come il Sojuz che sappiamo erede dell’R-7!
Due giorni dopo, il 26/11/2011, il veicolo Progress M-UM si è regolarmente agganciato alla ISS, sul portellone Nadir del modulo Nauka. Questo nuovo elemento aggiunge ben cinque porte passive alla stazione spaziale, oltre ad un bacino di rifornimento per il carburante destinato ai motori di Nauka e Zvezda.
Roskosmos e la NASA hanno raggiunto, a dispetto di quelli che blaterano di guerre spaziali, un accordo per la possibilità, da parte delle Dragon, di attraccare al nodo Prichal. Verranno implementati degli adattatori che renderanno compatibili gli attracchi SSVP-G4000 con gli APAS-95. Nessun problema di ordine logistico: entrambi sono costruiti in Russia da RKK Energhia! Per chi non lo sapesse, L’ RKK Energhia (Ракетно-космическая корпорация «Энергия» им. С.П. Королёва, Azienda cosmico-missilistica "Energia – S.P. Korolëv") è la società statale erede del mitico OKB-1 di Korolev…
Il 23 dicembre 2021, la Progress M-UM si è sganciata dal nodo Prichal e, come una Progress decapitata, si è allontanata nello spazio per poi distruggersi nel rientro con l’atmosfera.
Diagramma del nodo UM "Prichal" e della speciale Progress M-UM
Il modulo Prichal agganciato al modulo Nauka
La Progress M-UM "Decapitata" si allontana dalla ISS per rientrare, distruggendosi, nell'atmosfera.
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