E'ancora il "tempo dei primi"
Oleg Kononenko batte il record di permanenza (cumulativa) nello spazio.
Erano le 9:30 in Italia del 4 febbraio 2024; in quell’esatto momento, dopo 878 giorni, 11 ore e 29 minuti, il precedente record di permanenza di un essere umano nello spazio, sommando tutte le missioni da questo svolte, appartenuto al Cosmonauta Gennadij Padalka veniva battuto da un altro connazionale: Oleg Kononenko. Ancora una volta un cosmonauta si issava sulla vetta degli esseri umani che hanno soggiornato di più nel cosmo stabilendo un record che il 23 settembre 2024, a fine missione, lo porterà ad aver trascorso ben 1.110 giorni fuori dalla nostra atmosfera.
Oleg Dimitrevic Kononenko. Credito: Roscosmos
Chi è Oleg Kononenko
Nato il 21 giugno 1964 a Turkmenabat, nell’attuale Turkmenistan, Oleg Dimitrevic Kononenko, figlio di un camionista e di una centralinista dell’aeroporto della città natale, dopo il diploma ha tentato l’ingresso all’Istituto d'aviazione Zukovskij di Kharkiv nell’attuale Ucraina, ma senza successo. Dopo un periodo in cui ha lavorato presso il reparto manutenzione volo dell’aeroporto di Turkmenabat, ha ritentato, stavolta con successo, l’ingresso presso il prestigioso ateneo, laureandosi ingegnere aeronautico nel 1988.
Dopo la laurea, è entrato all’ufficio di progettazione Progress di Kuibyshev specializzandosi nella progettazione dei sistemi di alimentazione elettrica per le navi spaziali.
Oleg Kononenko durante una delle sue EVA. Credito: Roscosmos
La carriera da cosmonauta
Nel marzo 1996, Oleg Kononenko è entrato a far parte del corpo dei cosmonauti della Federazione Russa e, nel 1988, è entrato a far parte del gruppo selezionato per le missioni sulla ISS.
Dopo un periodo in cui è stato inserito nell’equipaggio di riserva della missione Sojuz TM-34 e delle missioni della Sojuz TMA per le Expedition-9 ed 11, venne finalmente assegnato al suo primo volo con la Expedition-17. Lanciato con la Sojuz TMA-12 l’8 aprile 2008, ha trascorso, nella prima missione 199 giorni nello spazio.
Tornato nello spazio il 21/12/2011 con la Sojuz TMA-3M divenne anche Comandante della ISS dal 27/4/2012 al 1/7/2012 quando rientrò a terra dopo altri 192 giorni nel cosmo.
Terza missione per Oleg Kononenko fu quella con la Sojuz TMA-17M che, lanciata il 22/7/2015 e rientrata l’11/12/2015 gli fece compiere altri 141 giorni nello spazio.
Durante la missione della Sojuz MS-11, lanciata il 3/12/2018 e rientrata il 24/6/2019, trascorse altri 203 giorni nel cosmo ricoprendo anche nuovamente l’incarico di Comandante della ISS dal 20/12/2018 al 15/3/2019.
Con la missione in corso, partita con la Sojuz MS-24 il 15/9/2023 e destinata a terminare con il rientro della Sojuz MS-25 nel settembre 2024, Oleg Kononenko trascorrerà più di un anno continuativo nello spazio, portando la sua permanenza cumulativa fuori dalla nostra atmosfera a 1.110 giorni.
Attualmente ha effettuato 5 EVA per un totale di 32h e 13’ all’esterno della ISS.
Le prime cinque persone in ordine di permanenza (cumulativa) nello spazio. Credito: TASS/Roscosmos
Il record che ancora resiste
Con il primato raggiunto il 4 febbraio, non viene però intaccato il primato assoluto di 437 giorni e 18 ore di permanenza continuativa nel cosmo, che appartiene, ça va sans dire, ad un altro Cosmonauta: il Dottor Valerij Vladimirovic Poljakov. La sua missione ininterrotta sulla Stazione spaziale sovietica MIR fra l’8 gennaio del 1994 e il 22 marzo del 1995, è destinata a restare nella storia a lungo.
Di Valerij Poljakov, medico che ha trascorso in totale 678 giorni 16 ore e 32 minuti e che è scomparso all’età di 80 anni il 19/9/2022, ho tracciato, insieme ad Emilio Cozzi, un ricordo su Wired che potete leggere qui.
Quello che Oleg Dimitrevic Kononenko, che compirà 60 anni nello spazio dimostra, è che una grande volontà e professionalità, unita a doti di schietta umanità ed empatia (a detta di persone che lo hanno conosciuto personalmente in ambito lavorativo), può far raggiungere risultati di eccellenza e di esempio per le generazioni future. E, visto che siamo quasi coetanei, far ben sperare a chi come me, non smette di sognare di volare nel cosmo.
Poster, dono di Alexand Misurkin, con le firme dei cosmonauti all'epoca in servizio. Tra di loro quella di Oleg Kononenko. Foto personale dell'Autore