Un cygnus non fa primavera...

Si è svolto, con successo, il secondo tentativo di accensione dei motori del cargo Cygnus volto a testare la capacità di questo veicolo automatizzato, di poter effettuare delle correzioni di altitudine per la ISS, operazione che, finora, è stata esclusivo appannaggio delle omologhe russe Progress.

Molto bene, unita alla capacità della navicella automatizzata di trasportare carichi verso la stazione e di consentire lo smaltimento dei rifiuti di questa, ne fa un veicolo apparentemente sovrapponibile alle navi da trasporto derivate dalla Sojuz. E. di questi difficili tempi di guerra, la notizia è stata accolta con entusiasmo da tutta la gente che pensa che lo spazio sia lo scenario di una bella serie TV dove si parla di superereoi e supercattivi. Ma le cose non stanno proprio così.

La Cygnus è un veicolo automatizzato prodotto dalla Grumman, azienda statunitense dalla lunga e luminosa tradizione aerospaziale. Ha una grande capacità di carico nel vano pressurizzato che la rende un veicolo da trasporto molto valido. A differenza della Progress, però, non ha la capacità di attracco automatizzata. Infatti, per agganciarsi alla Stazione Spaziale, deve usare la tecnica detta del Berthing. In cosa consiste? La navicella, in volo automatico, arriva fino ad una distanza di pochi metri dal portellone di aggancio del modulo Harmony (che giova ricordare, è stato costruito in Italia), quindi viene agganciato dal braccio robotizzato della ISS e, da questi, avvicinato al sistema di attracco. Il meccanismo androgino derivato dall'APAS-95 fa poi il resto.

Seconda differenza, molto importante:

La Progress utilizza i nodi di attracco della sezione russa della stazione per rifornire i motori di assetto ed orientamento della stessa presenti solo nel modulo #Zvezda. Nel modulo Harmony non ci sono canalizzazioni del carburante, e tantomeno motori.

Per cui, che dire. Mi fa sorridere leggere alcuni commenti, appunto di entusiasti fanatici dei Cinecomics, che scrissero ieri "Bene! Tagliati (i russi) fuori anche da questo!". Ma per buona pace di questi amanti delle zuffe viste dal divano, lo spazio è ben altro.

Come ho scritto più volte, chi ci rappresenta lassù è migliore di chi lo fa in terra.

Il momento è triste, per via della guerra, è vero. Ma le persone di buon senso sono sempre al lavoro. La ISS è stata costruita così, fatevene una ragione: costringe alla collaborazione ed alla mutua assistenza reciproca.

Avere un sistema in più per intervenire sull'altitudine della stazione è un'ottima cosa perché garantirà maggior sicurezza. Ma lo Zvezda, se non verrà sostituito entro il 2030, garantirà sempre e comunque assetto, energia, sistemi di supporto vitale alla stazione. E le care, vecchie Progress continueranno a fare il loro sporco lavoro anche quando dovranno alzare, come recentemente successo, la stazione per evitare detriti causati da uno scellerato esperimento militare proprio delle forze aerospaziali russe.

Ed in questo senso va la decisione di sostituire i componenti vitali del modulo Zvezda per consentirgli di arrivare al 2030, data in cui comunque la ISS verrà dismessa.

Chiunque pensi che in poco tempo si possa fare a meno dell'apporto della sezione russa vive in un mondo da paytv.

P.s.

In attesa che arrivi un lanciatore "autarchico" in grado di sostituire gli #Antares o gli #Atlas-v con cui vengono mandate in orbita le Cygnus, si continuano ad usare i motori RD-181 fabbricati in...


Articolo pubblicato sulla pagina facebook "Le storie di kosmonautika" il 28/06/2022Link all'articolo

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