arktika-M: un'occhio sull'artico

Migliaia di Chilometri di territorio della Federazione Russa sono situati nella zona del Circolo Polare Artico.

Da qui la necessità di creare, unica al mondo, una costellazione di satelliti che possa costantemente monitorare l’area dell’Artico. 

Il 16/12/2023 alle ore 09:17 UTC, il secondo satellite della costellazione Arktika-M è stato lanciato con successo dal cosmodromo di Baikonur

I satelliti Arktika, dieci satelliti in tutto di differenti tipologie, garantiranno il monitoraggio ambientale, meteorologico e strategico oltre che a fornire la costante copertura dei sistemi di comunicazione civile, militare e di emergenza.

Il secondo satellite Arktika-M durante l'assemblaggio. Credito: NPO Lavochkin 

Le origini del progetto

Il progetto Arktika inizia ad essere discusso alla fine del 2007 a seguito di una visita dell'allora Primo Ministro Vladimir Putin nelle isole dell’arcipelago Francesco Giuseppe.

Partendo da una base hardware già ben collaudata, quella del satellite meteorologico Elektro-L, i satelliti della serie Arktika M avrebbero avuto ruoli ed orbite differenziate a seconda del settore d’impiego a cui sarebbero stati destinati.

Il satellite Arktika-M. Credito: NPO Lavochkin

Quattro tipologie di satelliti, tre differenti orbite

Per far in modo che almeno uno dei dieci satelliti previsti sia visibile all'orizzonte garantendo il collegamento costante delle zone artiche con il resto della Russia, si è pensato di utilizzare quattro classi diverse di satellite posizionati in tre differenti orbite: Arktika-M, Arktika-MS1, Arktika-MS2 ed Arktika-R.
I due satelliti previsti della classe M, dei quali il primo è stato lanciato il 28/2/2021, sono dotati di una camera multispettrale chiamata MSU-GSM e trasmettitori per il servizio idrometeorologico e per il servizio di emergenza per la navigazione marina ed aerea.
Sono posizionati nella cosiddetta orbita Molniya, cioè un orbita ellittica ad alta eccentricità, con apogeo a 40.000 Km e perigeo a 1.000 Km di altitudine

I tre satelliti della classe MS1 ed i tre satelliti della classe MS2 verranno dislocati in un’orbita inclinata di 63° sull'Equatore con apogeo posizionato a 50.000 Km di altitudine. 

Avranno esclusivamente funzioni di telecomunicazioni: gli MS1 serviranno la rete chiamata Polyarnaya Zvezda (Stella polare), mentre gli MS2 avranno anche funzioni di collegamento tra le reti GPS e GLONASS.

L’ultima classe di satelliti Arktika, i due satelliti Arktika-R, verranno posizionati un un'orbita eliosincrona inclinata di 98° con un apogeo tra 550 e 750 Km di altitudine.
Saranno dedicati principalmente al monitoraggio ambientale, come ad esempio il controllo dello spessore della superficie ghiacciata, la misurazione della temperatura dell’acqua marina ed il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico.

Imbarcano un radar ad immagini in grado di fornire immagini con una risoluzione inferiore al metro.

Una grande rete di ascolto
Ogni classe della costellazione Arktika avrà la sua rete d’ascolto a terra.
I cinque principali siti d’ascolto situati a Mosca, Novosibirsk, Khabarovsk, Tiksi e Barentsburg saranno affiancati da più di 100 stazioni d’ascolto regionali in tutto il territorio della Federazione Russa.

Le informazioni ottenute dalla costellazione, oltre ad essere destinate a tutti gli uffici federali interessati, verranno messe a disposizione della comunità scientifica internazionale grazie alla rete degli stati membri della WMO, World Meteorological Organization

La costellazione Arktika e la sua rete di stazioni d'ascolto a terra. Credito: NPO Lavochkin

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 17/12/2023 ed, in lingua inglese, su www.spacevoyaging.com
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